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Un rigore e Mexes spingono il Milan in Champions

Creato il 19 maggio 2013 da Mbrignolo

amex_bigTECNICA (Stadio Franchi, Siena). Dopo 37 giornate, è necessariamente partita dove i nervi contano più che il fisico quella che il Milan deve vincere a Siena per garantirsi l’accesso alla Champions League e quei 20-30 milioni di Euro che passano tra una stagione nell’elitè del calcio europeo e una nell’Europa League. L’inizio della partita è indiavolato e per 10 minuti i rossoneri dominano in lungo e in largo ma senza arrivare al goal. Allegri sembra averci messo del suo con un paio di scelte che appaiono cervellotiche come l’inserimento di Robinho e di un inguardabile Niang con il faraone El Shaarawy in panchina. La notizia della rete di Ljiajc a Pescara getta il Milan in piena crisi di nervi. I rossoneri perdono il filo della discorso, sembrano travolti dall’ansia di non raggiungere l’obiettivo. Se a questo si aggiunge un Siena che nonostante la retrocessione vuole lasciare un ultimo segno in serie A, accade come naturale conseguenza che su un cross di Rosina, Terzi possa colpire di testa indisturbato in mezzo all’area ponendo la sfera alle spalle di Abbiati in assoluta contemporaneità con il raddoppio di Ljajic all’Adriatico. Il baratro si apre sotto i piedi dei ragazzi di Allegri e un segnale ulteriore arriva dalla traversa che si oppone ad un colpo di testa a botta sicura di Balotelli in una delle poche occasioni pulite costruite da Abate, unico positivo nello schema milanista.

Si va all’intervallo e Allegri tiene i suoi a rapporto per tutti i 15 minuti ma, nonostante l’ingresso di Pazzini al posto di Niang, la musica non cambia. Il Milan non riesce a cambiare il ritmo e il respiro si fa sempre più affannoso mentre la partita diventa nervosa. All’ora di gioco Allegri toglie Nocerino e mette dentro El Shaarawy che sei minuti dopo manca di testa una facile occasione da goal. Il cronometro gioca contro i rossoneri che provano ad affrettare i tempi ma aumentano solo la confusione. Al 68′ arriva la seconda ammonizione per Ambrosini: continua la serata da incubo anche se due minuti dopo è ristabilità la parità numerica con il rosso a Terlizzi. Inizia un tardivo assedio con poche idee e tanta rabbia. Dove non riesce il Milan ad annullarsi ci pensa Pegolo a fermare i pochi spunti felici rossoneri come al 78′ su calcio di punizione di Balotelli. All’81′ una trattenuta di Felipe a Balotelli viene punita con il calcio di rigore: Supermario va sul dischetto mentre viene espulso il tecnico del Siena Iachini. Rigore trasformato alla sinistra di Pegolo che sceglie l’angolo opposto. Tre minuti dopo arriva la rete che vale una stagione: cross, Paci tiene in gioco Mexes che colpisce, Pegolo non trattiene e lo stesso francese mette in rete il pallone che vale una Champions, 20-30 milioni in più nella casse rossonere. Ai rossoneri non resta che controllare la partita ed aspettare il triplice fischio. Il Milan è terzo dopo aver corso il rischio del crollo alla Dorando Petri sul filo di lana


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