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Un rimedio alle armi libere

Creato il 28 gennaio 2013 da Oblioilblog @oblioilblog

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Il dibattito sulle armi da fuoco rimane attuale negli Stati Uniti. Il Presidente ha presentato delle proposte di riforma che dovranno barcamenarsi al Congresso. Il Governatore dello Stato di New York Adam Cuomo ha fatto passare un atto per aumentare i controlli del background e della salute mentale del compratore.

Un’altra interessante iniziativa è andata in scena dall’altra parte degli States, a Seattle. Il Comune ha proposto un semplicissimo baratto: buoni d’acquisto in cambio delle armi. Una sorta di condono visto che, per incentivare la consegna, è stato promesso che non sarebbe stato effettuato nessun controllo sui “ferri”.

Il tariffario è semplice: 100 dollari per una pistola o un fucile normale, 200 per un fucile d’assalto. L’iniziativa è stata realizzata grazie ad alcuni privati, tra cui Amazon, che hanno donato oltre 120mila euro.

L’offerta sembra aver funzionato: ora ci sono 160 armi da fuoco in meno per le strade e nelle case di Seattle. Di sicuro, però, i poliziotti avrebbero voluto fare qualche domanda in più di quelle previste quando hanno visto qualcuno presentarsi con un lanciatore per un sistema anti-aereo portatile. 

Dei replay di questa iniziativa si vedranno anche in altre città. Nonostante l’impressionante volume d’affari (31 miliardi di dollari l’anno), il gun control è un’esigenza avverta da almeno metà della popolazione.

Ma la fattibilità di una riforma su larga scala è minima. Questione di mentalità, molto diversa dalla nostra, ma anche certe volte di sicurezza, visto che gli Stati Uniti sono una nazione grandissima e le forze di sicurezza non riescono ad arrivare dappertutto. Però, intanto, qualcosa si muove.

 

Fonte: Corriere della Sera


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