55 milioni di dollari per la giornalista filmata nuda a sua insaputa dal suo stalker
Erin Andrews ha vinto la causa contro il suo stalker, Michael Barrett, che l’aveva filmata nuda a sua insaputa e aveva caricato il video online.
Nel 2008 la giornalista di Fox Sports aveva preso una camera in un albergo, all’oscuro del fatto che Barrett la stesse seguendo e che avesse preso la camera proprio accanto alla sua, in quello stesso albergo. Manomesso lo spioncino della stanza dell’Hotel Marriott di Nashville, l’uomo l’aveva filmata nuda e aveva poi diffuso il video in rete.
Dopo ben 8 anni, una giuria ha stabilito il risarcimento alla vittima, che ammonta a 55 milioni di dollari, e la colpevolezza del 49% della struttura alberghiera e del 51% dello stalker: insieme dovranno risarcire la vittima. Gli avvocati di Erin Andrews hanno affermato che l’albergo non avrebbe dovuto fornire a Barrett il numero della stanza della donna. Inoltre, dopo la richiesta dell’uomo, avrebbe dovuto impedirgli di prendere la stanza adiacente: era facilmente escludibile che si trattasse di pura curiosità.
Erin Andrews, durante il processo, ha raccontato in lacrime che il video, esposto al pubblico di internet, è stato visto da milioni di persone: questo le ha provocato vari problemi psicologici, come depressione, crisi di pianto e insonnia. Da allora, la vittima ha confessato di verificare la sicurezza di ogni albergo che frequenta, terrorizzata che qualcuno possa spiarla, ed evitare di finire vittima di un altro guardone. Il colpevole, Barrett, aveva confessato ed era già stato dichiarato colpevole nel 2009, poi condannato a 30 mesi di reclusione. All’epoca la giornalista lavorava per la catena televisiva sportiva ESPN (Entertainment & Sports Programming Network).
“Il sostegno che ho ricevuto dalle persone a Nashville è stato incredibile. Vorrei ringraziare anche la mia famiglia, i miei amici e i miei legali” ha scritto su twitter la giornalista. Ha poi aggiunto “Sono stata onorata di ricevere il sostegno delle vittime di tutto mondo“.
Negli Stati Uniti lo stalking è infatti un reati, e in alcune legislazioni statali è consentito intentare una causa per il risarcimento del danno, come in questo caso. La prima legge anti stalking promulgata in America risale al 1991, e fu emanata in California: lo stalking è definito, in questa e nelle leggi successivamente sviluppate negli altri stati membri, come “l’intenzionale, malevolo e persistente comportamento di seguire o molestare un’altra persona”.
CM
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