Un riscatto per Rossella

Creato il 03 maggio 2012 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Si torna a parlare del sequestro Urru, nel TG3 , perché il gruppo che la tiene in ostaggio avrebbe chiesto un riscatto di 30 milioni per liberare la cooperante italiana rapita oltre sei mesi fa. Si fanno vivi i rapitori di Rossella Urru.L’agenzia France Presse, in esclusiva, annuncia la richiesta di un riscatto per  l’italiana e una collega spagnola rapite  dal campo profughi di Hassi Raduni, nel deserto algerino sud-occidentale abitato da rifugiati Saharawi.

A rompere il silenzio prolungato, la richiesta di denaro, che riaccende la trepidazione e la gioia per le famiglie : “È un buon motivo per ricominciare a sperare”, ha commentato a caldo lo zio di Rossella, Mario Sulis.  La richiesta di riscatto sarebbe stata accompagnata da una minaccia di morte e attentati, in caso di mancato pagamento. La calma è d’obbligo, anche se appare evidente che ora qualche cosa possa cominciare finalmente a muoversi nel verso giusto. Tanti gli appelli per la liberazione di Rossella, anche dal palcoscenico di Sanremo dove la connazionale Geppi Cucciari  aveva ricordato con  l’appello alla liberazione della cooperante sarda la sua condizione di donna, volontaria del Cisp (Comitato internazinale per lo sviluppo dei popoli),  privata della libertà. Operava in Algeria, nei campi profughi Saharawi, per portare aiuto alla popolazione, in particolare ai bambini.

L’Italia non vuole cedere al ricatto e la situazione resta difficile, si deve procedere con i piedi di piombo.  La Farnesina e l’intelligence italiana accompagnano con il naturale riserbo le operazioni, sanno a chi rivolgersi. E gli interlocutori sono sperimentati.  Ma un margine di rischio c’è comunque. Soprattutto quando, come in questo caso, c’è di mezzo uno scambio di prigionieri e non solo un riscatto. I Paesi della fascia saheliana cercano di contrastare l’integralismo armato, ma il problema è che il potere delle varie formazioni terroriste cresce, insieme alla loro capacità di ricatto.

Il deserto e i suoi predoni per ora, non hanno ancora restituito Rossella Urru e, mentre si rincorrono voci e smentite su riscatto e liberazione, l’unica certezza è l’angoscia della famiglia della giovane.


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