Si respira l’odore del fiume e dell’avventura, in Sailor Twain. Avventura di altri tempi, avventura da feuilleton, o da romanzo ottocentesco.
L’opera di Mark Siegel flirta con quell’atmosfera, e restituisce al lettore le medesime sensazioni di quelle storie marinare tanto in voga un tempo. Certo, qui non siamo in mare, ma sul fiume Hudson, cionondimeno i temi narrati non possono fare a meno che riportare alla mente romanzi del passato come Moby Dick, L’Isola del Tesoro o I Figli del Capitano Grant.
Il capitano Elija Twain si trova infatti a vivere un’avventura costellata da strani individui e situazioni: il proprietario della nave di cui è alla guida si è suicidato in circostanze poco chiare, e da allora il fratello Lafayette si comporta in modo poco chiaro, diventando un impenitente dongiovanni che cerca di conquistare quante più ragazze possibile tra uno scalo e l’altro. E a turbare la placida esistenza di Twain arriva anche il misterioso scrittore Beauverton, autore celebre per i suoi libri sulle leggende dell’Hudson, che Lafayette legge con attenzione e con cui intrattiene anche un lungo rapporto epistolare, prima di averlo sul proprio piroscafo.
Eppure niente di tutto ciò è strano quanto quello che è il cuore della storia: Twain un bel giorno incontra una sirena. Di colpo, tutto quello che considerava favole buone per far vendere i libri di Beauverton diventa molto concreto, e questo cambia radicalmente la percezione che il capitano ha della vita.
La sirena è male in arnese e in gran segreto il protagonista cerca di curarla come può nella sua cabina. Fatalmente, se ne innamorerà, e ignorerà segnali che avrebbero potuto farlo riflettere su alcuni aspetti ambigui della sua amata. Anche perché alla sirena è interessato da tempo Lafayette, che sospetta ci sia proprio un essere del genere dietro alla dipartita del fratello.
I capitoli finali della graphic novel sono un elogio alla fantasia cupa di stampo gaimaniano,
con il viaggio che Twain è costretto a intraprendere sotto al fiume, soggiogato dai poteri della sirena, ritrovando quella che si potrebbe definire l’anima di precedenti marinai tanto incauti da non separare per tempo la propria strada da quella della sirena in questione. Sono pagine ricche di immaginazione che, poste alla fine di un libro che nella sua prima metà ha giocato con toni chiaroscuri affini al mystery, offrono una degna conclusione alla storia, davvero intrigante e ben scritta.Altro merito di Mark Siegel sono i disegni. Reso con un bianco e nero sfumato che ben ricorda la spuma delle onde e il panorama che si può ammirare da una nave, il tratto sfoggiato dall’autore è più surreale che realistico. Definirlo caricaturale sarebbe improprio: in realtà quello che Siegel attua è una sorta di stilizzazione dei personaggi, che si nota soprattutto nel protagonista e negli altri personaggi di rilievo. Certi primi piani di Sailor Twain ce lo mostrano con un’espressione stralunata in modo fortemente estremizzato, o con gli occhi in posizioni innaturali, ma queste deformazioni sono assolutamente funzionali alle sensazioni che vogliono essere trasmesse in quei momenti.
Non solo, contribuiscono anche a delineare al meglio quell’atmosfera oscura e cupa che è propria del tipo di racconto messo in scena.
Siegel presta il suo stile grafico a questa esigenza, creando tavole che conciliano capacità narrativa e potere evocativo individuale.
Sailor Twain è stato originariamente diffuso online a puntate sailortwain.com, tra il 2010 e il 2012, prima di essere raccolto e pubblicato in formato cartaceo.
Molto interessante è la scelta, quasi metanarrativa, di imprimere sulla copertina cartonata non titolo e autore del fumetto, come sulla sovracoperta, ma il titolo del libro scritto da Beauverton e letto da Twain nel fumetto, quasi come se quello che tenessimo in mano fosse il “libro dentro al libro”.
Per l’edizione italiana, BAO Publishing ha riservato a Sailor Twain la consueta cura editoriale, valorizzando il volume con una carta robusta e una buona traduzione di Michele Foschini.
Abbiamo parlato di:
Sailor Twain o la sirena dell’Hudson
Mark Siegel
Traduzione di Michele Foschini
BAO Publishing – 2013
400 pagine, bianco e nero, cartonato – 18,00€
ISBN: 978-88-6543-131-3