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Un romanzo in 6 parole

Da Dafne
Scritto il 6 maggio 2008
Lapidario e succinto. Spesso e volentieri questi due aggettivi non sono aupicati da scrittori o presunti tali, amanti del virtuosismo arzigogolato e del prolisso descrizionismo.
Se ne faceva, invece, allegramente beffe un tizio con la fissa per le parole e la scrittura: romanziere instancabile; narratore di racconti brevi; giornalista d'inchiesta; vincitore del premio Pulitzer nel 1953 e del premio Nobel per la letteratura nel 1954; amico intimo di tali William Faulkner e Francis Scott Fitzgerald, nonchè icona della letteratura novecentesca. E scusate se è poco.
Tale Ernest Miller Hemingway un bel giorno (pare per scommessa) se ne esce tutto tronfio e, non senza una certa dose di presunzione, si arroga il diritto di scrivere un romanzo in sei parole. Diciamoci la verità, se chiunque altro individuo sulla faccia della terra (con l'esclusione di pochi eletti, la maggior parte dei quali già all'epoca sotto terra) avesse sbandierato tale proposito, si sarebbe dovuto sorbire una buona dose di sberleffi. Poi magari ci sarebbe riuscito ma intanto sarebbe stato sbefeggiato.
Se, invece, hai la fortuna di essere sua graziosissima maestà "ho 50.000 scritti all'attivo", altrimenti detto "Il vecchio e il mare" e quando capita anche "Hemingway", tutti tacciono rispettosi...magari non tanto rispettosi...e magari anche un tantino scettici, ma tacciono. E durante il loro tacere, lui impugna la penna come Aragorn Anduril o Jerle Shannara la Spada della Verità o Artù Excalibur o Eddard Stark Alba...insomma aveta capito, sfodera la sua penna preferita e tira fuori un romanzo in più.
Ricettività: totale; livello di pathos: altissimo; memorabilità: assoluta; grado di apprezzamento: massimale; numero parole:6. Ecco il romanzo:
"For sale: baby shoes, never worn". In italiano: "In vendita: scarpette neonato, mai usate".
Semplice, diretto, incredibilmente efficace e romanzesco: presenta un incipit, un climax e una conclusione e prevede una comprensibilissima e immaginabilissima storia alle spalle.
Da allora molti altri si sono cimentati, anche lettori amatariali, è possibile ancora farlo in qualsiasi forum o blog lo proponga e parli di scrittura e letteratura. I più belli sono stati raccolti in un libro (
Not quite what I was expecting, Non proprio ciò che mi aspettavo, il titolo è uno di questi romanzi) e questi sono alcuni:

Trovato amore vero, sposato un altro
Volevo scrivere, avevo paura di fallire
Faccio ancora il caffé per due
Vendetta è vivere bene, senza di te

Non ho fatto tutto questo sproloquio inutilmente. Anche io sto pensando ad un mio romanzo di 6 righe e quando lo avrò scritto lo esibirò su queste pagine. Nessuno lo leggerà perchè a nessuno frega? Embè! Quisquilie.
Quindi sfodero la mia penna come un Urukai il suo fetido pugnale...


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