Una meteora: il ragazzo talentuoso che debutta in Serie A col Napoli, lo scugnizzo che il 14 maggio 1995 segna al derelitto Brescia il giorno della sua prima partita dall’inizio. Poi la parabola discendente che lo porta ai margini del calcio che conta e lo trasforma in un’informazione registrata in un neurone e accantonata fino a che un giorno per caso non scopri che nella città in cui vivi e proprio sotto casa tua c’è via Imbriani. Tu sorridendo pensi “via Carmelo Imbriani, ex giocatore del Napoli”, felice di aver rimesso in funzione quel neurone.
A distanza di qualche anno, il calcio sembra poi dare a Carmelo Imbriani una nuova strada per poter emergere, la panchina del Benevento, squadra della sua città che in Prima Divisione vuole dire la sua. Ma è solo un altro scherzo del destino, perché Imbriani scopre di avere una terribile malattia pur avendo solo 37 anni. E il 15 febbraio 2013 arriva la fine, all’ospedale di Perugia. Proprio la città che ha una strada che porta il suo nome.
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