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Un saluto al numero 1 che ci ha lasciato

Creato il 29 dicembre 2011 da Giannigins
Un saluto al numero 1 che ci ha lasciato
Caro Lettore,
inutile nascondercelo: questo 2011 è ormai in pezzi! Restano poche ore e poi sarà solo un numero nuovo nei libri di storia e vecchio tra le pagine dei blog.
Cercando un modo tutto mio per augurarti il meglio possibile dall’anno che ci attende ho lavorato su questa immagine scattata ieri, interno alle 16:30 - c’era aria di tramonto… proprio quella che serviva -, dalle volte della piazza del Comune di Castiglion Fiorentino. Ero bardato a festa per condurre in teatro i tanti piccoli spettatori, con le loro famiglie, arrivati in Valdichiana per assistere alla replica de “Il Flauto Magico” ma non ho trovato il cuore di lasciarmi sfuggire questo piccolo anelito di meraviglia col suo infinito limpido adagiato su curve rosse e precipizi neri di mistero.
Te lo regalo con l’animo di Papageno, liberando piume canterine dalla loro gabbia dorata: che ti raggiungano, che ti proteggano, che t’accompagnino in una via di grande, stupefacente, felicità.
Auguri!
P.S.
A mo’ di “buon proposito” per il 2012 prenderò a prestito le parole di Marco Capaccioli, Assessore alla Cultura e di Gianfranco Pedullà, Direttore Artistico del Teatro delle Arti del Comune di Lastra a Signa, poste a presentazione della Stagione Teatrale 2011-12: «Andare a teatro, o al cinema, o a un concerto, o in piazza, serve a non perdersi di vista, a mantenere vivo il senso di una comunità. Ci si incontra anche al supermercato, è vero, o nei centri commerciali, ma non è la stessa cosa. Andare a teatro non è incontrare per caso qualcuno che conosciamo: vuol dire uscire dalla propria casa per condividere un’esperienza con gli altri, con la nostra comunità. Significa investire un po’ del nostro tempo, e dei nostri soldi, per partecipare a una rappresentazione fatta da persone per altre persone. Tra persone. Perché la prima cosa che non dobbiamo perdere è la certezza di essere persone in mezzo ad altre persone, uomini e donne che come noi danno una identità a un territorio».
Ci vediamo nel 2012… in teatro, mi raccomando!

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