Un santino per tutti

Non so che ritorno abbiano i cartelli pubblicitari politici, ma la guerra è in pieno svolgimento. Migliaia di persone armate di secchio , colla e scopa a tappezzare le città, in ogni punto, posizione, senza permesso contro qualsiasi legalità.

Hanno da qualche anno istituito questi cartelloni usa e getta che compaiono alle soglie di una votazione e scompaiono subito dopo, ma sfortunatamente non sono le uniche sede dove questi delinquenti affiggono i loro idoli.

Per cui si strappa l’avversario e lo si lascia a terra, li a far vedere al passante che il più forte è quello affisso per ultimo, e cumuli e cumuli di carta, sarà carta riciclata quella utilizzata? e sarà riciclata a sua volta quella affissa?

E naturalmente la lotta è dura, si deve ricoprire l’avversario con la faccia del mio eroe, di colui che deve vincere, colui che è designato. Nel mio piccolo, ho ricevuto 13 contatti ufficiali per scrivere una preferenza, ma mai nessuno che mi avesse detto cosa vuole fare, solo un generale “ci vogliono persone nuove”, ma a fare che? immondizia per strada.

In queste elezioni ci sono molte cose in gioco, c’è un clima molto teso. Ieri al Vomero, tra via Luca Giordano e Via Scarlatti c’erano più gazebi politici che persone in giro, che forse hanno preferito il mare. E’ bello vedere tanto attivismo, tra persone che distribuivano volantini e persone che si soffermavano a parlare per cercare di convincere di questo o di quello, il tema vero però è che le grandi personalità latitano, è difficile trovare qualcuno che ti affascini per le cose che sostiene, per i programmi che vuole mettere in campo, o forse sono io troppo critico.

A qualcuno che mi ha chiesto la preferenza ho risposto subito: “e cosa ottengo in cambio se ti voto?”, beh qualcuno ha anche risposto che si sarebbe visto dopo, dopo che “sono salito”… si si deve prima salire.

E’ vero che la politica è fatta da noi, ma nulla di questa politica pare attrarre oggi, almeno il sottoscritto.