Magazine Cucina
Piove, ma i macellai sono comunque aperti. Siamo in piena primavera, ma la giornta è fragorosa per la scrosciante pioggia e dal procacciatore di carni già macellate si va con l'ombrello in mano, confusi.
Io entro e mi fingo. Sapevo benissimo, era come chiedere il buon vino all'oste: non vuol dire che non ti dia qualcosa di buono, ma nel fare il suo interesse potrebbe anche darti qualcosa che fatica a vendere ovvero la cosa più straccia.- Sono indeciso, può darmi un consiglio?- Mi dica, in cosa posso esserle utile?- Vorrei fare un arrosto, sa... ho degli ospiti domani. Ma che differenza c'è tra agnello e capretto?- Ha mai visto una pecora?- Sì. - E una capra?- Sì.- Lo sa che sono due animali diversi, seppure imparentati. - Però la coda delle capre punta in alto, quelle delle pecore in basso.- ...
Tra agnello e capretto le differenze sono nei sapori: più delicato il primo, più saporito il secondo. Le ricette, al di là delle tradizioni geografico-sociali, sono universali, o quasi. Per cucinarli - in questo modo facile - sarà sufficiente avere in dispensa olio, burro, vino bianco, sale, aglio, peperoncino e qualche erba aromatica. Quanto ve ne serve? Dipende da quanto volete mangiare, parlatene.
Cucinarlo è facile. Dopo averlo comprato, innanzitutto, tamponate con della carta l'eventuale sangue rimasto e con pazienza togliete tutte le pellicine presenti: con questa seconda operazione darete un sapore meno "selvaggio" al vostro arrosto. Passate sulle carni un pezzo d'aglio e massaggiatele con peperoncino e olio. Mettete a riposare in frigorifero, se lo mangeriate il giorno dopo; mettete a riposare in frigo, se poi lo congelate. Iniziate la cottura alcune ora prima del pasto, così cuocerà lento e i succhi si amalgameranno con la dovuta calma e, comunque sia, potrete anche riscaldarlo un poco prima del momento opportuno, così, prima che arrivino gli ospiti, potrete uscire anche a voi a bere un pirlo. Il tempo di cottura? Non siamo un istituto di ricerca matematicotemporale, fate a occhio, infilzate con la forchetta, assaggiate. Mentre lo girerete in padella vi verrà comunque voglia di assaggiarlo. Se i grassi non fossero sufficienti e ci fosse il rischio di far seccare troppo o perfino bruciare la ciccia, oltre alla dovuta spruzzata di vino bianco quando la carne inizierà a prendere colore date una seconda spruzzata: non farà male. Una lui e una a voi.
Io entro e mi fingo. Sapevo benissimo, era come chiedere il buon vino all'oste: non vuol dire che non ti dia qualcosa di buono, ma nel fare il suo interesse potrebbe anche darti qualcosa che fatica a vendere ovvero la cosa più straccia.- Sono indeciso, può darmi un consiglio?- Mi dica, in cosa posso esserle utile?- Vorrei fare un arrosto, sa... ho degli ospiti domani. Ma che differenza c'è tra agnello e capretto?- Ha mai visto una pecora?- Sì. - E una capra?- Sì.- Lo sa che sono due animali diversi, seppure imparentati. - Però la coda delle capre punta in alto, quelle delle pecore in basso.- ...
Tra agnello e capretto le differenze sono nei sapori: più delicato il primo, più saporito il secondo. Le ricette, al di là delle tradizioni geografico-sociali, sono universali, o quasi. Per cucinarli - in questo modo facile - sarà sufficiente avere in dispensa olio, burro, vino bianco, sale, aglio, peperoncino e qualche erba aromatica. Quanto ve ne serve? Dipende da quanto volete mangiare, parlatene.
Cucinarlo è facile. Dopo averlo comprato, innanzitutto, tamponate con della carta l'eventuale sangue rimasto e con pazienza togliete tutte le pellicine presenti: con questa seconda operazione darete un sapore meno "selvaggio" al vostro arrosto. Passate sulle carni un pezzo d'aglio e massaggiatele con peperoncino e olio. Mettete a riposare in frigorifero, se lo mangeriate il giorno dopo; mettete a riposare in frigo, se poi lo congelate. Iniziate la cottura alcune ora prima del pasto, così cuocerà lento e i succhi si amalgameranno con la dovuta calma e, comunque sia, potrete anche riscaldarlo un poco prima del momento opportuno, così, prima che arrivino gli ospiti, potrete uscire anche a voi a bere un pirlo. Il tempo di cottura? Non siamo un istituto di ricerca matematicotemporale, fate a occhio, infilzate con la forchetta, assaggiate. Mentre lo girerete in padella vi verrà comunque voglia di assaggiarlo. Se i grassi non fossero sufficienti e ci fosse il rischio di far seccare troppo o perfino bruciare la ciccia, oltre alla dovuta spruzzata di vino bianco quando la carne inizierà a prendere colore date una seconda spruzzata: non farà male. Una lui e una a voi.
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