Il nuovo sistema planetario scoperto dalla missione Kepler della NASA ha dimensioni confrontabili con il sistema formato da Giove e dai suoi satelliti, rappresentato qui sopra nella parte sottostante. Image credit: Caltech.
Riprendiamo la notizia pubblicata qualche giorno fa dalla NASA sulla scoperta di tre pianeti extra-solari pubblicata su questo blog il 23 gennaio 2012 (http://tuttidentro.wordpress.com/2012/01/23/un-mini-sistema-solare/)
Un gruppo di ricercatori, utilizzando i dati della missione Kepler della NASA, hanno scoperto i tre pianeti più piccoli scoperti finora che ruotano attorno ad una stella al di fuori del nostro sistema solare.
I pianeti, che orbitano attorno ad una stella chiamata KOI-961, hanno dimensioni pari a circa 0,78, 07,73 e 0,57 volte il raggio terrestre. Il più piccolo ha dimensioni confrontabili con quelle di Marte.
Tutti e tre i pianeti probabilmente sono rocciosi come la Terra, ma vicini alla loro stella, tanto da essere estremamente caldi; inoltre, si trovano al di fuori della zona abitabile, che è la regione dove l’acqua è allo stato liquido. Degli oltre 700 pianeti confermati che orbitano attorno ad altre stelle, chiamati esopianeti, solo una manciata sono noti per essere pianeti di tipo roccioso.
“Gli astronomi hanno appena iniziato a confermare migliaia di candidati pianeti finora scoperti da Kepler” ha affermato Doug Hudgins del Programma Scientifico della missione Kepler della NASA a Washington. “Trovare un piccolo pianeta come Marte è incredibile, e questo può suggerire che vi siano altri pianeti rocciosi con dimensioni simili intorno a noi”.
Kepler è alla ricerca di pianeti con un costante monitoraggio di oltre 150 000 stelle, alla ricerca di variazioni nella loro luminosità provocate dal transito del pianeta davanti alla stella.
Quest’ultima scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori del California Institute of Technology a Pasadena. Il grupo ha utilizzato i dati, ora disponibili a tutti, della missione Kepler, oltre alle osservazioni compiute all’Osservatorio Palomar, vicino a San Diego, e al W. M. Keck Observatory sulla cima del Mauna Kea alla Hawaii. Queste misurazioni hanno drasticamente rivisto le dimensioni dei pianeti che erano state inizialmente stimate.
I tre pianeti sono vicinissimi allo loro stella, impiegando così meno di due giorni ad orbitare intorno ad essa. KOI-961 è una stella nana rossa con un diametro pari ad un sesto di quello del nostro Sole, e circa il 70% più grande di Giove.
“Questo è il più piccolo sistema solare scoperto finora” ha dichiarato John Johnson, Principal Investigator del gruppo di ricerca dell’Exoplanet Science della NASA al California Institute of Technology a Pasadena. “Il sitema planetario è al momento il più simile a Giove e alle sue lune come scala di dimensioni rispetto a qualsiasi altro sistema solare finora scoperto. Questo risultato è un’ulteriore prova della diversità di sistemi planetari nella nostra Galassia”.
Le nane rosse sono il tipo più comune di stelle della nostra Via Lattea. La scoperta di tre pianeti rocciosi attorno ad una nana rossa suggerisce che la nostra Galassia potrebbe essere piena di pianeti rocciosi simili a questi.
“Questi tipi di sistemi planetari potrebbero essere presenti ovunque nell’Universo” ha affermato Phil Muirhead, autore del nuovo studio compiuto al Caltech. “E’ un momento davvero emozionante per i cacciatori di pianeti”.
La scoperta segue una serie di pietre miliari recenti della missione Kepler. Nel dicembre 2011 i ricercatori hanno annunciato il primo pianeta nella sua zona abitabile di una stella molto simile al nostro Sole. Nel corso del mese, il team ha annunciato la scoperta dei primi pianeti di dimensioni confrontabili a quelli terrestri e che orbitano attorno ad una stella simile al nostro Sole al di fuori del nostro sistema solare, chiamati Kepler-20e e Kepler-20f.
Per questi ultimi pianeti, chiamati KOI-961.01, KOI-961.02 e KOI-961.03, i ricercatori hanno determinato le loro dimensioni dallo studio del moto di una stella gemella alla stella KOI-961 e molto ben conosciuta, la stella di Barnard. Attraverso una migliore conoscenza della stella KOI-961, si è potuto determinare le dimensioni dei pianeti conoscendo la variazione di luminosità della stella dal loro transito sul disco stellare. Oltre alle osservazioni della missione Kepler e le misurazioni con i telescopi terrestri, i ricercatori hanno utilizzato dei modelli per arrivare a confermare che si trattava di pianeti di tipo roccioso.
Prima di questa conferma, solo sei pianeti erano stati confermati utilizzando i dati di Kepler.
L’Ames Research Center della NASA a Moffett Field, California, gestisce il sistema di controllo a terra, le operazioni di missione e l’analisi dei dati scientifici. Il controllo della missione Kepler è gestito dal Jet Propulsion Laboratory della NASA, a Pasadena, California.
Per ulteriori informazioni sulla missione Kepler della NASA: http://www.nasa.gov/kepler
Fonte Kepler-NASA-s Kepler Mission Finds Three Smallest Exoplanets: http://www.nasa.gov/mission_pages/kepler/news/smallest-exoplanets.html .
Fonte immagine: http://www.nasa.gov/mission_pages/kepler/multimedia/images/shrunk-planetary-system.html
Altre informazioni sui pianeti scoperti da Kepler:
Kepler scopre il primo sistema solare confrontabile con il nostro: http://tuttidentro.wordpress.com/2011/12/31/kepler-scopre-il-primo-sistema-solare-confrontabile-con-il-nostro/
Kepler-22b: un pianeta abitabile simile alla Terra: http://tuttidentro.wordpress.com/2011/12/08/kepler-22-b-un-pianeta-abitabile-simile-alla-terra/
Il nuovo pianeta extrasolare Kepler-21b: http://tuttidentro.wordpress.com/2011/12/07/il-nuovo-pianeta-extrasolare-kepler-21b/
Kepler-11 b: i pianeti osservati da Kepler: http://tuttidentro.wordpress.com/2011/12/12/kepler-11-i-pianeti-osservati-da-kepler/
Sabrina