Molto è stato fatto, da quel 28 agosto del 1963 in cui Martin Luther King pronunciò il suo celebre discorso, ma molto resta ancora da fare.
Il razzismo negli Stati Uniti d’America era molto radicato, specialmente negli stati del sud, Alabama e Georgia specialmente, dove imperava il Klu Klux Klan.
Tutti ricordano il caso di Rosa Parks, la sarta afroamericana che, seduta su un autobus in un settore riservato ai “bianchi”, rifiutò di cedere il suo posto ad un passeggero bianco. Arrestata per questa sua improntitudine, con l’accusa di aver trasgredito alle leggi sulla segregazione, si rivolse direttamente all’attivista per i diritti civili Edgard Nixon che promosse il boicottaggio di tutti i mezzi pubblici da parte della popolazione nera. Il boicottaggio che causò gravi danni economici alla compagnia degli autobus – si parla di 40 milioni di dollari del 1955 – assunse tali proporzioni e durò per vari mesi, fino a che la Corte Suprema decretò l’incostituzionalità delle leggi sulla segregazione.
Ma la prima a ribellarsi alle norme che relegavano i neri in una posizione di inferiorità fu, qualche mese prima di Rosa Parks, la studentessa quindicenne Claudette Colvin, che invitata a cedere il proprio posto ad un passeggero bianco si rifiutò di aderire all’ordine impartitole dall’autista dell’autobus e per questo venne arrestata pure lei. In quel frangente, lo stesso attivista che più tardi prese le difese della Parks, decise di non prendere alcuna iniziativa.
Nel rattempo Martin Luther King si batteva per i diritti civili degli afroamericani, entrando ed uscendo dalle carceri, arrestato per i più futili motivi. Ciononostante promosse varie iniziative, quali, il 2 maggio 1963, la marcia dei bambini di Birmingham dove i dimostranti, al massimo diciottenni che marciavano pacificamente cantando “Whe shall overcome” (riusciremo a superarlo), furono caricati con gli idranti e contro di loro furono aizzati i cani poliziotto, rendendosi invisi al mondo intero che li seguiva sulla televisione. Quest’ultimo fatto decise finalmente il Governo statunitense a dichiarare illegale la segregazione ed a parificare le assunzioni tra neri e bianchi.
Il 28 agosto dello stesso anno, durante la marcia di Washingston, il famoso discorso….
Frasi di Martin Luther King
1956 dal carcere
«Eccomi qui – prega – mi batto per ciò che credo giusto. Ma ho paura. Mi chiedono di guidarli, ma se mi presento loro senza forza e senza coraggio anch’essi vacilleranno. Ho esaurito le mie forze. Non mi rimane nulla».
1963, dal carcere
«E facile dire: “aspettate”. Ma quando avete visto una plebaglia inferocita linciare a volontà le vostre madri e i vostri padri… e i poliziotti pieni d’odio maledetto colpire e perfino uccidere impunemente i vostri fratelli e le vostre sorelle… quando sentite la vostra lingua torcersi se cercate di spiegare alla vostra bambina di sei anni perché non può andare al luna- park, e vedete spuntarle le lacrime quando sente che è chiuso ai bambini neri… quando vi perseguita notte e giorno il fatto di essere nero, non sapendo mai che cosa vi può accadere; allora voi comprendete perché per noi è tanto difficile aspettare».