Dorothy Parker, Résumé
Razors pain you; Rivers are damp;
Acids stain you; And drugs cause cramp.
Guns aren’t lawful; Nooses give;
Gas smells awful; You might as well live
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Sommario
I rasoi ti fanno male; i fiumi sono umidi;
l’acido ti macchia; e i farmaci provocano crampi.
Le pistole sono illegali; i cappi cedono;
il gas puzza terribilmente; tanto vale vivere.
Questa è una delle poesie di Dorothy Parker, arguta ed ironica scrittrice, poetessa e giornalista statunitense del secolo scorso.
Ora noi vorremmo leggerne le opere, degustare le metriche e gli scritti, scoprire la sagacia di una donna che pensava da donna in un mondo fremente ma comunque maschile; ma non ci è dato tanto. I suoi testi in Italia sono tutti fuori catalogo, e non si intravede all’orizzonte nessuna intenzione di editarli nuovamente.
Non è l’unica autrice a cui è riservato tanto interesse editoriale: per chi vorrebbe leggere al femminile (oltre il Sophie Kinsella style) si consiglia fervidamente lo studio dell’inglese.
E non è solo una questione di genere: quella di genere si insinua all’interno della più pratica questione commerciale dove in cima alla piramide si colloca la scrittura maschile di impegno (cognitivo) medio e via scendendo.
Non ci resta che allargare gli orizzonti e diventare culturalmente cosmopoliti se vogliamo godere di confronti culturali di ampio respiro, stimando quel poco che rimane ancora pulito nel nostro paese ma senza affezionarcisi troppo.
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Fotografia. Dorothy Parker, fonte web
Traduzione mia.