Sono partiti con questo obiettivo, venerdì 26 dicembre 2014, i due ricercatori dell’Università di Pisa che sono stati inseriti nella 30esima missione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), finanziata dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. I ricercatori fanno parte del progetto “Meteoriti Antartiche” coordinato dall’Università di Pisa. A guidare il gruppo sul terreno sarà Maurizio Gemelli, ricercatore del dipartimento di Scienze della Terra, a cui si aggiungeranno Jacopo Nava, studente laureando del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, e Gabriele Giuli, ricercatore dell’Università di Camerino. La missione è iniziata ufficialmente il 26 dicembre con la partenza dall’Italia per il lungo viaggio verso il continente antartico. L’arrivo in Antartide è previsto per il 30 dicembre quando un volo dalla Nuova Zelanda porterà i ricercatori sul continente bianco. La durata della missione sarà di circa 40 giorni con il rientro previsto per il 6 febbraio 2015. Durante le settimane della missione, i due ricercatori pubblicheranno un diario delle loro attività sulla pagina Facebook “La spedizione in Antartide dell’Università di Pisa”. Gli studiosi pisani utilizzeranno come supporto logistico la base italiana del Pnra “Mario Zucchelli“, gestita dall’Enea, che si trova sulla costa del Mare di Ross, nella Baia Terra Nova, e che è aperta dalla metà di ottobre. Dalla base “Mario Zucchelli”, gli studiosi si muoveranno per montare un campo remoto sul plateau polare a ridosso delle Montagne Transantartiche, dove si tratterranno per più di due settimane alla ricerca di meteoriti, con una temperatura media che oscillerà intorno ai -25° C e un vento di oltre 60 chilometri all’ora. Nel 2012-13 lo stesso gruppo di ricerca aveva effettuato un’altra spedizione in Antartide con risultati straordinari con il ritrovamento di oltre 100 meteoriti tra le quali due rarità: una meteorite lunare e una condrite carboniosa. Meteoriti rarissime che nascondono al loro interno segreti sulla formazione del nostro satellite e del nostro Sistema Solare. Fonte: www.ilnavigatorecurioso.it
Sono partiti con questo obiettivo, venerdì 26 dicembre 2014, i due ricercatori dell’Università di Pisa che sono stati inseriti nella 30esima missione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), finanziata dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. I ricercatori fanno parte del progetto “Meteoriti Antartiche” coordinato dall’Università di Pisa. A guidare il gruppo sul terreno sarà Maurizio Gemelli, ricercatore del dipartimento di Scienze della Terra, a cui si aggiungeranno Jacopo Nava, studente laureando del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, e Gabriele Giuli, ricercatore dell’Università di Camerino. La missione è iniziata ufficialmente il 26 dicembre con la partenza dall’Italia per il lungo viaggio verso il continente antartico. L’arrivo in Antartide è previsto per il 30 dicembre quando un volo dalla Nuova Zelanda porterà i ricercatori sul continente bianco. La durata della missione sarà di circa 40 giorni con il rientro previsto per il 6 febbraio 2015. Durante le settimane della missione, i due ricercatori pubblicheranno un diario delle loro attività sulla pagina Facebook “La spedizione in Antartide dell’Università di Pisa”. Gli studiosi pisani utilizzeranno come supporto logistico la base italiana del Pnra “Mario Zucchelli“, gestita dall’Enea, che si trova sulla costa del Mare di Ross, nella Baia Terra Nova, e che è aperta dalla metà di ottobre. Dalla base “Mario Zucchelli”, gli studiosi si muoveranno per montare un campo remoto sul plateau polare a ridosso delle Montagne Transantartiche, dove si tratterranno per più di due settimane alla ricerca di meteoriti, con una temperatura media che oscillerà intorno ai -25° C e un vento di oltre 60 chilometri all’ora. Nel 2012-13 lo stesso gruppo di ricerca aveva effettuato un’altra spedizione in Antartide con risultati straordinari con il ritrovamento di oltre 100 meteoriti tra le quali due rarità: una meteorite lunare e una condrite carboniosa. Meteoriti rarissime che nascondono al loro interno segreti sulla formazione del nostro satellite e del nostro Sistema Solare. Fonte: www.ilnavigatorecurioso.it
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