Siamo in Sicilia, una terra bella ma difficile da condividere quando si vuole lavorare bene, ma "volere è potere" e così nasce dieci anni fa un brand tutto siculo quanto internazionale, all'avanguardia. Chiara b. è attuale, minimal ma con uno sguardo sempre al passato, ad una moda che è sempre in voga. Lo stile delle icone degli anni '50 e '60 mantiene frizzante le proposte di questo marchio che a testa alta, ma non tra le nuvole, lavora costantemente per raggiungere a piccoli passi le mete prefissate. Abbiamo parlato un po' con loro per capire meglio cosa non deve mancare in un'azienda come questa e quale ingrediente è indispensabile per forgiarsi professionalmente in quest'isola.
- Inizio l’intervista provando a soddisfare questa mia curiosità, chi c’è dietro Chiara b.?
Chiara b. nasce da un'idea della famglia produttrice del marchio, di fare impresa, creando un prodotto carino, veloce con un ottimo rapporto qualità prezzo. Le figure che stanno dietro sono specializzate nella modellistica, ma ciò che le caratterizza è sopratutto un innato stile e un forte senso estetico.
- Quando l’idea di creare questo brand?
L'idea nasce ben 10 anni fa.
- Animo siciliano ma ramificazioni non solo in Italia ma anche in Belgio, Germania e Paesi Bassi. Qual è il Paese che il brand sogna di raggiungere?
L'Italia è gia ben servita, stiamo muovendo i primi passi all'estero, prima in Europa, poi chissà...
- Dal mood delle icone, si nota un amore per gli anni ’50 con qualche riferimento agli anni ’60, quale tra quelle dive ha segnato particolarmente lo stile Chiara b.?
L'obiettivo è stato sempre quello di proporre uno STILE, continuo nel tempo non troppo soggetto ai repentini cambiamenti a cui il sistema moda è sottoposto. E lo stile che degli anni '50 e '60 rimane sempre unico.
- Lo stile risulta molto minimal, poco siciliano; esiste una contaminazione di qualche cultura visiva e stilistica in particolare?
Siamo produttori siciliani ma non abbiamo mai avuto voglia e idee di relizzare un capo che potesse avere riferimenti alla nostra terra. Le nostre ispirazioni sono molto più vicine a ciò che gira nel mondo.
- A quale appuntamento imperdibile della moda sogna partecipare Chiara b. come protagonista?
Al momento a nessuno evento della moda vorremmo partecipare, bisognerebbe crescere ancor di più ed essere pronti.
- Che significa a livello logistico, creativo, burocratico e di immagine provare a ideare una realtà moda in Sicilia?
Produrre in Sicilia, non è per niente semplice, sopratutto dal punto di vista logistico, i principali fornitori sono tutti o al nord italia o all'estero, ma anche nell'aspetto creativo non esistono delle figure in grado da poter capire le dinamiche di un'azienda. Una cosa è fare lo stilista, che mouve i primi passi in un piccolo laboratorio, poi inizia pubblicizzarsi con le prime creazioni; un'altra cosa è produrre migliaia di capi, realizzare diversi modelli al giorno, lavorare al cad per velocizzare le trasformazioni di basi già collaudate, proporre al target modelli e tessuti sempre diversi in maniera repentina.
Looks PE 2015
- Come funziona l’azienda Chiara b.? Di quali figure non si può fare a meno e quali potrebbe rendere ancora più vincente il marchio?
In un'azienda ogni figura ha la sua importanza, non si può fare a meno della modellista, dell'addetto al taglio, del confezionista, di chi ti controlla il prodotto finito, di chi prepara le scatole per le spedizioni, ma la figura dell'imprenditore che supervisiona il tutto è l'elemento indispensabile affinchè tutto ciò funzioni al meglio.
- Consigli da dare a chi vuole creare il suo futuro qui in Sicilia?
Lavorare in Sicilia è veramente dura, bisogna essere troppo motivati, forse per inserirsi a pieno nel mondo della moda bisogna, ahimé, spostarsi al nord Italia, dove di strade da percorrere ce ne sono tante.