Come fregiarsi di scoperte matematiche senza conoscere la matematica
di Ginevra Sanvitale
Il mondo è pieno di gente spocchiosa e piena di sé. Quante volte ci si trova a parlare con ex compagni di scuola diventati padroni del mondo, con madri che millantano di aver generato futuri Einstein o con vicine di casa che “Io ho proprio il pollice verde di natura, sa? Neanche una manciata di concime ci metto sulle mie rose!”? Bene, da oggi anche tu potrai vantarti di aver creato qualcosa di speciale: un teorema matematico con il tuo nome. Il merito va al gruppo di ricerca della School of Informatics dell’Università di Edimburgo, che con la compagnia TheoryMine ha aperto anche ai numerofobici la possibilità di sentirsi dei novelli Pitagora per sole 15 sterline (poco meno di 18 euro): il prezzo di un teorema.
Alan Bundy e i suoi colleghi dell’Università di Edimburgo hanno lavorato per anni nel campo dell’elaborazione di sistemi informatici in grado di dimostrare automaticamente teoremi matematici, ma l’idea della creazione di un sito Web che permettesse a tutti di sfruttare questi sistemi è stata partorita dalla giovanissima Flaminia Cavallo, ora assistente di ricerca nello stesso istituto, durante il suo ultimo anno della laurea in Intelligenza Artificiale e matematica.
Il funzionamento del programma è tanto semplice quanto affascinante. Partendo da una libreria di conoscenze matematiche, viene generato un certo numero di assiomi che vengono combinati tra loro in diversi modi per produrre una serie di congetture, dalle quali vengono poi scartate quelle che hanno già dei controesempi o che sono troppo complicate. L’ultima fase consiste nell’applicazione di una tecnica detta rippling (dall’inglese to ripple, cioè increspare), che consiste nel testare varie sequenze di asserzioni logiche finché non se ne trovi una che possa dimostrare il teorema.
"Ed ecco qua il risultato, signor Quentin. Fanno 15 sterline". (Cortesia: TheoryMine)
Ma TheoryMine non è soltanto la possibilità di fare regali di Natale originali o di soddisfare il proprio egocentrismo. Lucas Dixon, uno dei membri del progetto e ricercatore presso l’Università di Edimburgo, sta approfondendo l’idea di provare a utilizzare lo stesso metodo per indagare le regole algebriche dei computer quantistici, sebbene sia cauto nel decantare i meriti e le prospettive attuali del programma: “Non possiamo dire che è impossibile che accada”, afferma riferendosi all’eventualità che grazie a TheoryMine siano fatte nuove e importanti scoperte in campo matematico, “ma guardando ciò che viene fuori non possiamo certo dire che sono cose che cambieranno il mondo”.
Sicuramente per il momento le sorti del genere umano non cambieranno, ma il giorno in cui sventoleremo il nostro teorema davanti allo sguardo incredulo di un conoscente presuntuoso sarà senz’altro un gran bel giorno.