Magazine Diario personale

Un treno che viaggiava lento

Da Farfalla Legger@ @annamariaa80
di Renata Fontanella Nei primi anni ’50,ero una bambina molto piccola, che viveva in un’altrettanto piccola stazione della linea Novara-Varallo, in un paese bagnato dal fiume Sesia,che dava il nome alla valle, la Valsesia. Mio padre era il capostazione di una stazioncina, la gente scendeva e saliva dai pochi treni che transitavano, sempre puntuali, silenziosi, allegri nella loro corsa tra il fiume le case. Il piccolo mondo che i treni portavano con sé, era unico, irripetibile, variegato nella sua semplice vitalità. Le maestre, il dottore, le famiglie…tutti insieme in un viaggio lento, senza stress, e con possibilità di conoscenza e dialogo. Quel piccolo mondo,che appartiene ai miei ricordi, oggi non potrebbe sicuramente sopravvivere, alcune di quelle stazioni sono state chiuse, le corse sostituite spesso da autobus. Non avrei mai immaginato, però, che tanti anni dopo, la popolazione di un’altra valle piemontese, avrebbe dovuto lottare in maniera estenuante e costante per difendere il proprio territorio, le proprie montagne dalla devastazione studiata da politici con lo scopo di costruire una linea ad alta velocità. A chi serviranno quei treni che nella loro corsa frenetica, non permetteranno neppure la visione della stupenda valle? Non certo alle maestre, al dottore, alle famiglie…, forse solo agli stessi distruttori della valle, la Val di Susa. Si stanno attivando tante ‘menti pensanti’ da tutta Italia e non solo, per tentare di far ragionare coloro che vorrebbero distruggere il futuro di una valle storica. Riusciranno a ‘rallentare’ la corsa? La dolcezza degli sguardi della gente, la resistenza nella lotta quotidiana, la sinergia tra i piccoli comuni della Val di Susa, sono il simbolo dell’umanità intera che chiede rispetto, dignità e democrazia in tutti i luoghi del Pianeta. I Partigiani della Val di Susa, così come il mio papà Aldo e tutti i ferrovieri di allora, quelli della ‘bassa velocità’, se potessero dire la loro, sarebbero orgogliosi di come viene difeso il territorio e le montagne dalla distruzione: siamo tutti/e NO-TAV! http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2012/03/un-treno-che-viaggiava-lento.html?spref=fb
Filed under: Storia Tagged: governo, libertà, Lotte, no tav, scelte, trenitalia

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