Dal 07.07.2014 al 08.07.2014
“Io amo le pietre. Non parlo delle pietre selvatiche, pietre da montagna o da passo, faraglioni su praterie alpine. Troppo immense quelle pietre, nella loro naturale possanza. Io amo le pietre da casa, da palazzo, le pietre da ponte o arco o balaustra. Le amo per la loro squadrata durezza, per la placida solidità con la quale occupano il loro posto nel mondo. Senza inutili protagonismi, una di fianco all’altra, come gli uomini di buona volontà. Ecco, con quelle pietre ruvide e belle è costruito Rolle di Cison di Valmarino, dove inizia la nostra storia, a metà degli anni ‘40. 1840, s’intende…”
Con queste parole, tra le pietre della Specola di Padova, inizierà lo spettacolo, momento clou dell’evento dedicato a Giuseppe Lorenzoni.
Padova, con la sua Università tra le più antiche di Europa, è uno dei poli scientifici più importanti del nostro paese. Tra le discipline scientifiche nel territorio patavino spicca l’Astronomia. A Padova, infatti, oltre al Dipartimento di Fisica e Astronomia che prende il nome da chi, proprio da questa città nel 1609, compì le sue osservazioni ed elaborò il metodo scientifico per eccellenza, Galileo Galilei, ha sede anche una delle diciassette strutture dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Ed è presso questa sede dell’INAF Osservatorio Astronomico di Padova, con il suo magnifico Museo La Specola, che il 7 e 8 luglio avrà luogo un evento per la commemorazione dei 100 anni della morte del primo direttore dell’Osservatorio all’indomani dell’Unità d’Italia: Giuseppe Lorenzoni.
Il Convegno, organizzato dallINAF – Osservatorio Astronomico di Padova con la collaborazione del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova, è patrocinato dall’Accademia Galileiana di Padova, dall’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e dal Comune di Padova.
L’evento mira a commemorare il IV Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Padova, Giuseppe Lorenzoni, che contribuì in modo rilevante a rendere la Specola patavina non solo uno dei più importanti Osservatori italiani, competitivo anche a livello internazionale, ma anche a far diventare la scuola padovana il punto d’eccellenza nella formazione delle nuove generazioni di astronomi.
Giuseppe Lorenzoni (1843-1914), divenne direttore dell’Osservatorio Astronomico di Padova all’indomani dell’Unità d’Italia. Egli fu il primo astronomo padovano a compiere ricerche astrofisiche: studiando le righe di emissione della cromosfera solare in pieno sole, scoprì la nuova riga che si rivelò poi essere la 4471Å della serie diffusa dell’elio neutro, osservata indipendentemente anche da C.H. Young negli Stati Uniti. Lorenzoni si specializzò poi negli studi geodetici, divenendo un punto di riferimento per la comunità scientifica italiana e non solo: dal 1869 al 1885 ricoprì la cattedra di geodesia dell’Università di Padova e fino al termine della sua vita svolse importanti incarichi all’interno della Commissione geodetica italiana. Ma Lorenzoni si dedicò con passione soprattutto all’insegnamento: è sotto la sua guida che la ‘scuola padovana’ di astronomia divenne celebre, e dalla sua scuola uscirono personaggi quali Antonio e Giorgio Abetti – padre e figlio – entrambi direttori dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Emilio Bianchi, direttore dell’Osservatorio di Brera, Giuseppe Ciscato, che fondò e diresse la stazione di Carloforte, in Sardegna.
Il Convegno sarà suddiviso in due giornate.
Nel pomeriggio di lunedì 7 luglio i maggiori studiosi italiani di storia dell’astronomia provenienti da tutta la Penisola presenteranno diversi interventi di carattere storico scientifico sulla figura di Giuseppe Lorenzoni e sul contesto in cui egli operò. Saranno analizzati in particolare i contributi apportati dall’opera didattica e scientifica di Lorenzoni allo sviluppo degli Osservatori Italiani e alla crescita formativa degli astronomi che, dopo l’Unità d’Italia si trovarono a operare uniti per il progresso della scienza italiana e che, primi fra tutti gli scienziati, allestirono due importanti spedizioni scientifiche nazionali. Tra i vari esperti che interverranno al convegno vi sono Fabrizio Bònoli, docente di Storia dell’Astronomia e Responsabile del Museo della Specola dell’Università di Bologna, Ileana Chinnici, ricercatrice dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo, esperta internazionale dell’astrofisica ottocentesca e Responsabile del Museo della Specola di Palermo, Antonella Gasperini, Responsabile del Servizio Biblioteche e Archivi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e Massimo Capaccioli, ordinario di astronomia all’Università di Napoli Federico II, professore ad honorem all’Università di Mosca Lomonosov e membro del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
La mattina di martedì 8 luglio i partecipanti al convegno proseguiranno con una speciale visita guidata al Museo La Specola, che per l’occasione presenterà uno speciale allestimento espositivo con gli strumenti, i libri e le carte del nostro Astronomo, e concluderanno i lavori con una Tavola Rotonda sulla peculiarità dell’astronomia italiana all’alba dell’Unità d’Italia, e sulla sua eredità oggi ancora attuale.
Momento clou dell’evento sarà lo spettacolo teatrale, aperto a tutta la cittadinanza, che si svolgerà la sera di lunedì 7 luglio, alle 21.30: l’attore Filippo Tognazzo, con accompagnamento musicale dal vivoa cura di Claudio Conforto, racconterà la vita e la passione per la scienza di questo nostro astronomo padovano. Lo spettacolo, prodotto dalla compagnia teatrale professionale Zelda con la consulenza scientifica della dott.ssa Valeria Zanini, Responsabile del Museo La Specola dell’Osservatorio Astronomico di Padova e del Servizio Musei dell’INAF, è realizzato basandosi interamente sui documenti storici e d’archivio che interessano tutta la carriera scientifica e i rapporti di lavoro e d’amicizia di Lorenzoni con i corrispondenti dell’epoca.
Un ringraziamento speciale va agli sponsor che, in questa occasione, offriranno ai convegnisti alcuni prodotti della zona di altissima qualità e, in particolare, La Cantinetta Enoteca di Limena.
Per saperne di più www.oapd.inaf.it/convegnolorenzoni
Fonte: Media INAF | Scritto da Caterina Boccato