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Un vagone di quattrini

Creato il 22 marzo 2014 da Symbel

Un vagone di quattrini

Mauro Moretti, amministratore delegato delle ferrovie dello stato, in una nota a margine di un convegno a cui ha partecipato ha attaccato la spending review sulla testa dei poveri manager pubblici che prendono più del capo dello stato.

Ovviamente tira l’acqua al suo mulino, facendo presente che tagliando gli stipendi i manager più capaci migreranno verso l’estero dove vengono pagati anche tre volte tanto, aprendo le porte delle grandi aziende statali a manager di minore esperienza.

In realtà la verità sta nel mezzo: evitare stipendi monstre elargiti dal pubblico è un’atto di rispetto nei confronti dei tanti italiani che a stento arrivano a fine mese, anche se è vero che in teoria potrebbe esserci un’impoverimento qualitativo nei ruoli dirigenziali delle aziende controllate dallo stato.

Il problema è che il gioco comunque vale la candela,dato che le grosse industrie nostrane vivono sempre più di finanza, e meno di industria, manca un modus operandi votato all’efficienza e alla qualità e non al clientelismo.

Paradossalmente esportando manager, forse potremmo rischiare che si affacci qualche nome nuovo, con qualche idea più moderna, mandando in pensione i soliti nomi piazzati dalla politica, magari anche di provenienza estera.

Poi se il manager è bravo, non avrà problemi a trovare una sistemazione di pari rango , e stipendio, ma sarebbe d’uopo che a pagare sia un’azienda privata, dove se i risultati non ci sono si rischia seriamente la poltrona, e non lo stato, dove chi sbaglia rischia pure di meritarsi una promozione…

 

Brian Boitano (redattore)

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