QUANDO SONO QUI IN PAESE ANDIAMO SPESSO A VEDERE I NOSTRI ALBERI DI ULIVO.LA CONTRADA SI CHIAMA “BATIA” C’E’ ANCHE UNA PICCOLISSIMA CASETTA UN PO MALANDATA.MENTRE MIO MARITO SI GIRA TUTTO IL CAMPO, PER CONTROLLARE SE CI SARA’ PRODUZIONE O NO, IO MI FACCIO PORTARE IL PIU’ VICINO POSSIBILE AL MIO “ VECCHIO MICHELE”.UNA VOLTA CI ARRIVAVO FIN SOTTO LE SUE FOGLIE ARGENTEE, ORA NON POSSO PIU’ FARLO E MIO MARITO CON LA JEEP CERCA DI ARRIVARCI IL PIU’ VICINO POSSIBILE.IL “VECCHIO MICHELE” E’ UN’ULIVO PIU’ CHE CENTENARIO, VENNE PIANTATO DAL PAPA’ DI MIO SUOCERO MICHELE. MIO SUOCERO E’ MORTO A 89 ANNI NEL 1990, QUINDI L’ULIVO HA PIU’ DI CENTO ANNI. IL SUO TRONCO E’ TUTTO CONTORTO, SEMBRA ARROTOLATO SU SE STESSO. DAL TRONCO PARTONO RAMI ANCHE LORO CONTORTI E LE FOGLIE COLOR DELL’ARGENTO BRILLANO AL SOLE. IL VECCHIO MICHELE SE NE STA LI VECCHIO E FORTE E LO GUARDO E MI SEMBRA CHE MI SUSSURRI QUALCOSA.COSA VORRA’ DIRMI,COSA VORRA’ RACCONTARMI? QUANTE COSE HA VISTO L’ULIVO, QUANTA VITA E’ PASSATA. HA VISTO DUE GUERRE, HA VISTO FAME E DISTRUZIONE PERO’ HA VISTO CRESCERE MIO SUOCERO, ANZI SONO CRESCIUTI INSIEME. POI IL BIMBO DIVENTATO VECCHIO SE N’E’ ANDATO E LUI E’ SEMPRE QUI.QUANDO LO GUARDO MI SEMBRA DI VEDERE MICHELE, MIO SUOCERO, CON LA SUA SIMPATIA, CON LA SUA GENTILEZZA. CHE UOMO CHE ERA! UOMO DI ALTRI TEMPI, POCA SCUOLA MA TANTISSIMA INTELLIGENZA E CULTURA.IL VECCHIO ULIVO MI GUARDA ED IO MI SENTO IN PACE. SENTO UNA GRANDE SERENITA’ INTORNO A ME. ULIVO SEGNO DI PACE, DISPERANZA E DI RINASCITA, MA ANCHE SEGNO DI VITTORIA ED ECCELLENZA.CREDO CHE L’ULIVO SIA L’ALBERO PIU’ BELLO AL MONDO. SOTTO UN ULIVO GESU’ ASPETTO’ I SUOI CARCERIERI E ASPETTO’ GIUDA. ERA UN RAMOSCELLO D’ULIVO CHE LA COLOMBA BIANCA PORTO’ A NOE’ PER AVVISARLO CHE L’ACQUA ERA CALATA.ED E’ UN RAMOSCELLO D’ULIVO BENEDETTO CHE METTO OGNI ANNO A PASQUA AL MIO CAPEZZALE.DOPO ESSERE STATA A GUARDARLO VADO VIA E MI GIRO A SALUTARLO. PRIMA ACCAREZZAVO LA RUVIDA CORTECCIA ADESSO NON PIU’ E MI MANCA QUESTO CONTATTO, QUESTA SENSAZIONE. PAZIENZA. UN GIORNO ANCH’IO ME NE ANDRO’ E IL “VECCHIO MICHELE” RESTERA’ ANCORA LI E MAGARI RACCONTERA’ AGLI UCCELLINI LA STORIA DI UNA VECCHIA RAGAZZA CHE AMAVA LA VITA E SORRIDEVA SEMPRE. MALGRADO TUTTO!
“Questo non è un racconto ma un ricordo. Il ricordo di una personale gentile che seppe insegnarmi tante cose. C’è un pezzo della mia vita, l’albero è ancora li e quest’anno ha dato tanti frutti. Vecchio ma ancora valido, non solo per le buone olive che ci dona ma per la sua bella fronda che offre tanta ombra”.
nonna Tina