Mia è sola, ora. E la solitudine è una stanza immensa dove anche un foglio che scivola a terra ha il rombo di una cascata.
La solitudine è un silenzio che urla e si dimena, lascia la voce roca d’assenza e nessuna voglia di raccontare. Mia si guarda allo specchio e apre le labbra per iniziare a parlarsi, ma le mancano i punti e le domande; tra le mani stringe poche virgole e tra queste il nulla.
La solitudine è un viaggio senza meta, notturno, iniziato da poco. Un viaggio con un bagaglio pesante che trema e rischia di precipitarle addosso ad ogni scossone.