Scritto da Redazione
Martedì 26 Ottobre 2010 14:31
Il programma di quest’anno prevede oltre trecento eventi, che animano l’intero centro del capoluogo ligure, dalle piazze ai palazzi storici, dai musei ai teatri: Genova si apre per ospitare una scienza viva, pulsante, curiosa, che dialoga con i luoghi della società civile, con le discipline dello spettacolo, con i linguaggi della contemporaneità e con le sfide di quest’epoca problematica ma gravida di scommesse e possibilità.
Con l'idea di presentare un orizzonte nuovo, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) esibirà dal 29 ottobre al 7 novembre una mostra che s’intitola: Mediterraneo dinamico, con lo scopo di presentare alcuni dei maggiori temi di ricerca che l'INGV sta affrontando nel campo del mare e dell'Oceano, in particolare nel Mediterraneo. Per chi fosse realmente interessato, il Festival della Scienza offre anche un pacchetto di soggiorno di tre notti per far scoprire non solo le meraviglie della biodiversità, ma anche il fascino di Genova e dintorni.
L'altro aspetto molto interessante dei maremoti è la parte dei paleo maremoti. Verrà allestito uno spazio dove potrà essere osservata, con un microscopio una carota di sedimenti, nella quale si potranno riconoscere i segni degli tsunami del passato. Una sala verrà riservata per l'allestimento di Geostar (Geophysical and Oceanographic Station for Abyssal Research); si tratta di un exibit sugli osservatori geofisici che vengono posti in mare anche in grande profondità, e il pubblico avrà la possibilità di posizionare un modellino di OBS (Ocean Bottom Seismometer) sul fondo del mare e capire che tipo di informazioni forniscono questi strumenti sul fondale. Si affronterà anche la parte scientifica del vulcano sottomarino Marsili, un vulcano che ha tanto acceso l'immaginazione del grande pubblico.
La parte finale del percorso itinerante della mostra è dedicata agli strumenti del passato, cioè i 250 anni di strumentazione sismica che rappresentano l'impegno degli scienziati in queste tematiche. Ci sarà anche la parte sulle condizioni atmosferiche, delle correnti, la salinità, le previsione marine settimana per settimana (tutto il monitoraggio del Mediterraneo) e gli strumenti che questi studi producono per l'utilità sociale, e che verranno esposti nel corso della mostra.
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