La cosa che amo di più di questi eventi sono gli incontri: trovare nuovi amici e ri-trovarne di già conosciuti, tutti accomunati dalla passione per la lettura. Attraversare le vie di un paesino veneto che a malapena saprei ritrovare sulla carta geografica e sapere che ogni persona con il pass appeso al collo e/o la maglietta colorata indosso era lì per la mia stessa ragione.
A kLit quasi nessuno twittava. Da Librinnovando in poi, ogni evento a cui ho partecipato era caratterizzato da un assalto alla carovana del Wifi perché il messaggio che si voleva trasmettere al mondo arrivasse prima di tutto sotto forma di Trending Topic (quasi sempre riuscendoci). Ritrovarmi in una dimensione dove non solo pochissimi twittavano, ma anzitutto pochissimi erano iscritti a Twitter, inizialmente mi ha spiazzata. Non mi riconoscevo nella mia dimensione abituale. "Come si può parlare di blog letterari prescindendo da Twitter, che è il luogo in cui la conversazione sull'editoria trova il suo apice?".
La risposta (mi) è arrivata poco dopo: lo si fa, semplicemente. kLit è stata una breve e piacevole vacanza da tutto ciò che ho conosciuto finora, una trasferta analogica che ha livellato le tavole rotonde sul digitale a quelle su poesia, terremoto, disabilità, musica e molti altri argomenti meno battuti dal mondo che sono abituata a frequentare e che amo. Una trasferta che ha livellato follower, likes e analytics che ognuno di noi ha portato con sé dal proprio blog e che sono rimasti chiusi dentro la valigia: a kLit nessuno ha avuto un piedistallo da cui incensare la propria web reputation (a eccezione naturalmente di Sul Romanzo, mente e motore di questa macchina così complessa), a kLit nessuno era influencer di nessuno. Eravamo solo persone.
Ecco, se dovessi riassumere in una parola il mio kLit quella parola sarebbe persone. Persone che leggono, persone che scrivono. Persone analogiche e persone digitali. Persone arrivate da Librinnovando e persone che Librinnovando non hanno idea di cosa sia. Persone che usano molto Facebook e persone che usano molto Twitter. Ma pur sempre persone. Come si diceva nel film Il mio grosso grasso matrimonio greco "Siamo tutti diversi, ma alla fine siamo tutti frutta".
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