Domenica scorsa è successa una cosa, una cosa prevista, nessuna sorpresa, a parte l'esito.
Era pianificata, organizzata ed attesa... di conseguenza non ho dormito bene per qualche notte, ma ho recuperato dopo.
Domenica scorsa c'è stata la riunione dei (o meglio "delle") beta-reader.
Esiste un termine per definirle in italiano? Me lo sapete dire?
Fatto sta che giusto una settimana prima avevo consegnato a tutte e 4 una copia stampata della mia ultima fatica (e primo tentativo serio di pubblicazione).
Per avere conforto e critica, per sapere andare avanti o meno, per avere conferme o smentite... volete sapere com'è andata?
Oserei dire alla grande!
Certo, c'è da sistemare una marea di errori e poche (Pochissime!) frasi qua e là da rendere comprensibili (anche se continuo ad affermare che siano comprensibilissime... forse solo nella mia testa) ma per il resto conferme ed apprezzamenti.
Un sacco di complimenti e sguardi stupiti.
La più critica della 4 (mia madre, vorace lettrice monotematica) ha pubblicamente ammesso di essere spaventata dalla consapevolezza che a scrivere "certe cose" sia stato il suo pargoletto.
Ed ho letto tutti i libri che hai letto tu, gli stessi.
Di chi è la colpa?
Ora correzione definitiva a strada tortuosa.
Mandiamo agli editori "veri".
L'autopubblicazione non riesco proprio a farmela andare giù.