Secondo ILO’s Global Employment Trends for Youth 2013, la stima dei giovani disoccupati per questo 2013 sarà di 73.4 milioni, ovvero circa il 12.3% fuori dal mondo del lavoro. Un dato in crescita che arriverà nel 2018 al 12,8 %. Purtroppo tale scenario rappresenta un incentivo all’occupazione temporanea e un inno alla bassa qualità del lavoro.
Come ricorda José Manuel Salazar-Xirinachs, ILO’s Assistant Director-General for Policy, dal grafico sopra riportato si deduce la necessità di investire in politiche giovanili e di migliorare il collegamento tra le università e il mondo del lavoro.
A ribadirlo è Gianni Rosas, coordinatore del ILO’s Youth Employment Programme, il quale sottolinea che non esiste una “one-size-fits all” solution, ma cinque macro aree globali (macro-economic policies, employability, labour market policies, youth entrepreneurship and rights) da dover adattare alle diverse realtà nazionali e locali.
L’International Labour Organization, in questa sua “call for action”, fa emergere l’urgenza di un intervento istituzionale con politiche macroeconomiche, incentivi fiscali per promuovere nuovi investimenti produttivi e programmi specifici in grado di garantire un trattamento equo tra i giovani lavoratori.
Guardate l’intervento di Gianni Rosas : http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=YTZeNkfKjv8