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“Una canzone per Candy” di Kevin Brooks

Da Sulromanzo
“Una canzone per Candy” di Kevin BrooksDi Claudia Verardi
Kevin Brooks, autore ancora poco noto in Italia
Una canzone per Candy di Kevin Brooks è un bel romanzo per ragazzi. Una storia che segue un ritmo metropolitano – fresco anche se aspro e tagliente come un pezzo di vetro – e che affronta temi difficili e delicati: droga, prostituzione, disagio sociale. Il volume è inserito nella collana Idrogeno che Sonda Edizioni dedica agli adolescenti. La storia è quella di Joe, un ragazzino timido e insicuro come altri che, un pomeriggio, perdendosi nella zona di King’s Cross a Londra, si imbatte in Candy, una ragazza bellissima di cui si innamora perdutamente, all’istante. Da quel momento in poi la sua vita non sarà più la stessa, ma c’è un problema. Candy è una prostituta, ha una vita complicatissima ed è immersa nei guai fino al collo, visto che è alle prese con un Iggy, un delinquente che è anche il suo pappone, e con una brutta storia di droga e violenza. Joe decide di volerla sottrarre a quell’ambiente (e a quel destino) e finisce col mettere tutta la sua vita in gioco per salvarla. Lo spirito del libro sta nella potenza dell’amore e nella forza di un ragazzo che non può più concepire la vita senza la ragazza di cui si è innamorato. E questo spirito riesce a creare un’atmosfera speciale che accompagna il lettore pagina dopo pagina fino all’inaspettato finale. 
Una Canzone per Candy è uno dei romanzi più interessanti di Kevin Brooks, autore poco conosciuto in Italia e nemmeno troppo prolifico, a dire il vero. In questo libro, Brooks ha voluto – e saputo – raccontare la forza dell’amore giovanile in un racconto adrenalinico, duro e tormentato, in cui la durezza delle situazioni non risparmia niente a nessuno. Nella breve introduzione al libro Kevin Brooks spiega che una delle tante “leggi non scritte” della vita è quella che i maschi non riescono a parlare d’amore. Non sanno proprio farlo, assicura. Sentite cosa dice: noi ragazzi possiamo affrontare qualsiasi altro argomento – sesso, droga, rock’n’roll – ma non ammettiamo mai di esserci innamorati. Questo rende le cose molto complicate quando ci innamoriamo davvero (e, credeteci, succede perché dobbiamo cavarcela da soli. I sentimenti nuovi e sconosciuti, le paure, le meraviglie, le agonie, le estasi. Dobbiamo tenerci tutte queste emozioni dentro, lasciando che girino vorticosamente nella testa e nel cuore come migliaia di demoni impazziti. Per le ragazze è diverso. Loro sanno tirarli fuori, i demoni. Ma noi no. Noi dobbiamo conviverci. 
In Una canzone per Candy non c’è solo una storia di amarezza sociale, ma anche un grido di libertà. L’autore vuole indicare una strada che conduce verso la libertà ma che è veramente molto difficile percorrere. C’è un modo efficace, però, per poterlo fare, ed è quello della condivisione, dell’unione emotiva e della vicinanza sentimentale. Bisogna camminare vicini e uniti per poter guardare e, soprattutto, andare avanti. Il processo di crescita avviene anche attraverso fasi di passaggio che possono essere dolorose, qualche volta molto difficili, ma non bisogna mai scoraggiarsi. Non c’è, però, messaggio nel libro di Kevin Brooks, semmai l’esortazione a non perdersi mai d’animo davanti alle avversità che possono presentarsi nella vita. Non può esserci indifferenza negli animi e nelle coscienze delle persone. Nonostante la crescita esponenziale di impassibilità e distacco verso quello che ci succede intorno, Brooks ipotizza che forse non tutto è perduto. Che un ragazzino può cambiare le cose o, almeno provarci, se sostenuto alla forza dell’amore e della passione che lo avvolgono, nonostante la giovane età. Passione pura per una persona, così come per i sentimenti che ci spingono a compiere delle azioni, e ci offrono motivazioni forti per andare avanti. A volte, come ci ha insegnato la musica di Fabrizio De Andrè, dal fango può nascere un fiore. Anzi, spesso, più che a volte. È una poetica profonda, interessante e da coltivare quella della speranza, specie oggi che se n’è perso il significato profondo. La musica, inoltre, è uno degli elementi portanti di questo romanzo, come se fosse una colonna sonora. Per i giovani (ma forse per chiunque) la musica è sempre fonte di ispirazione, di forza. Aiuta a osare, a mantenere salda la fiducia, a non allentare il coraggio di insistere nelle scelte che si è deciso di portare avanti, ed è una droga pulita, che ti rapisce positivamente senza disilluderti e annientarti come invece fanno gli stupefacenti veri. Così, con questo libro, Kevin Brooks sceglie di descrivere un mondo difficile e delicato, quello degli adolescenti, in particolare quello di uno di loro alle prese con un universo interiore complicato e una difficilissima gatta da pelare. 
Dopo Martyn Pig, Lucas, Kissing the rain e The road of the dead, Brooks scrive Una Canzone per Candy, che è anche il suo primo libro tradotto in Italia. In Inghilterra, i suoi romanzi sono stati tutti accolti positivamente dalla critica e gli hanno fatto vincere numerosi premi, tra cui il prestigioso Canongate Prize for New Writing e il Golden Bookworm. Non male per un ex benzinaio, addetto alle pompe funebri, venditore allo zoo di Londra e impiegato alle poste. L’odio non porta da nessuna parte; l’amore, anche se è sempre un affare impegnativo, e talvolta doloroso, sì. 

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