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Una cartolina da... Trento: il Museo Caproni

Creato il 09 gennaio 2015 da Giovy

Visitare il Museo Caproni a Trento

Museo Caproni (Trento) - Foto: Giovy Malfiori ©2014


di Gianluca Vecchi
Visitare mostre e musei è molto bello ed istruttivo però, francamente, a volte ci sono esposizioni un po' deludenti, sia come grandezza sia come soggetto. Ci sono invece mostre e musei che si possono definire veri gioielli culturali, perché raccontano storie interessanti, espongono reperti di valore e non sono né troppo grandi né troppo piccoli: il Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni a Trento è uno di questi e dovete assolutamente visitarlo.
Giovanni (Gianni) Battista Caproni è stato un grande pioniere dell'aeronautica italiana, che ha raggiunto fama mondiale grazie alla brillantezza del suo genio ed alla sua abilità imprenditoriale. Vissuto a cavallo tra 19° e 20° secolo, è stato quindi protagonista dell'epoca eroica del volo, progettando e costruendo velivoli civili e militari (questi ultimi hanno servito l'Aeronautica Militare in entrambe le guerre mondiali). Tanto per citare un fatto tra i tanti, un aeroplano Caproni fece nel 1938 il record di altitudine (17'083 m) per aerei con motore a pistoni, ed il primato è attualmente imbattuto. Com'è accaduto a molte industrie italiane, anche la Caproni subì una grave crisi ed il conseguente tracollo dopo la fine dell'ultimo conflitto (anche a causa di sequestri finanziari dovuti ad un processo per presunto collaborazionismo).
Il museo è attiguo all'Aeroporto di Trento, anch'esso intitolato all'ingegner Gianni Caproni. Già prima di entrare si ha una gustosa anteprima, in quanto davanti all'ingresso del campo volo c'è un vero F-104 Starfighter, montato col muso verso l'alto per esaltarne la forma missilistica. All'interno invece si trova una vasta e varia collezione di aeroplani, motori, modellini, progetti e memorabilia legati sia alla Caproni in particolare che all'aeronautica in generale. Per fare un'esempio, qui troverete un Ansaldo SVA originale, appartenente alla pattuglia con cui D'Annunzio compì il volo su Vienna del 1918. Il materiale in mostra può variare di tanto in tanto, a causa dei reperti che per motivi di spazio non possono essere esposti tutti insieme, oppure a causa delle mostre temporanee che vi si tengono.
Ma le chicche non finiscono qui: per grandi, piccini ed adulti-bambini sono disponibili dei simulatori di volo. Vicino alla biglietteria c'è quello per deltaplano, fruibile liberamente dal pubblico. Mentre all'interno dello spazio espositivo ve ne sono alcuni per aerei, che possono essere usati con l'assistenza del personale. Vi segnalo anche che, adiacente al museo, si trova un hangar con altri velivoli in esposizione, al quale si accede tramite una porta. Per ovvia mancanza di riscaldamento (essendo, appunto, un hangar) d'inverno tale porta viene tenuta chiusa e, normalmente, non è concesso entrare. Però potete chiedere al personale se è possibile visitare anche questa parte della mostra: io l'ho fatto e, molto cortesemente, mi hanno accontentato.
Raggiungere il Museo Caproni è facilissimo. Dall'autostrada A22 del Brennero uscite a Trento Sud e dopo il casello dirigetevi a destra, seguendo le indicazioni per l'Aeroporto Caproni. Il parcheggio (gratuito) si trova di fronte al museo.
Saluti, alla prossima cartolina!
Questo articolo è stato scritto per Emotion Recollected In Tranquillity.La riproduzione è vietata e l'originale si trova solo su Emotion Recollected In Tranquillity.

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