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Si prevede per i prossimi 50 anni un aumento di due gradi centigradi della temperatura media del pianeta. Sono previsioni allarmanti: infatti questo ulteriore incremento del riscaldamento globale potrebbe mettere in pericolo la vita della specie umana oltre a quella di tante altre specie animali già in via di estinzione.
A rivelare tutto ciò è Jorgen Randers della BI Norwegian Business School di Oslo e come lui tanti altri prevedono lo stesso incremento del riscaldamento globale.
L’umanità secondo Randers potrebbe non sopravvivere sul pianeta se continuerà sulla strada degli eccessivi consumi. Ora è troppo tardi per tornare indietro dallo sfruttamento a cui gli uomini hanno sottoposto l’ambiente e bisogna limitare i danni quanto più possibile.
Catastrofi dovute a cause naturali sono sempre più frequenti: i ghiacciai si sciolgono sempre più e per quanto riguarda l’Artico e la Groenlandia il volume di ghiaccio si è ridotto enormemente.
Per il 2080 si prevede un aumento della temperatura media del 2,8% e in questi giorni si parla del fatto che abbiamo superato il consumo delle risorse disponibili fornite dal nostro pianeta in un anno e ora stiamo facendo ricorso alle riserve.
Inoltre emettiamo due volte la quantità di gas serra in un anno che può essere assorbita dalle foreste e dagli oceani.
L’aumento demografico è enorme e secondo Randers si devono controllare le nascite; egli suggerisce anche di limitare il consumo dei combustibili fossili e dare vita ad uno sviluppo in senso ecologico delle economie e “guardare a lungo termine”, differentemente da come hanno fatto tanti paesi fino ad ora.
Se non si agisce già da ora l’umanità intera è diretta verso una catastrofe ambientale e sociale che potrebbe arrivare per la seconda metà del 21esimo secolo.