Magazine Diario personale

Una cattiva strategia - Bangkok, Thailandia

Da Pulfabio
Una cattiva strategia - Bangkok, ThailandiaSto leggendo un libro e sorseggiando un americano in un bel caffè della catena Starbucks in centro città. Dei gay di Bangkok sono seduti alcuni tavoli più in là e chiacchierano distrattamente. La mia conoscenza del thailandese, abbastanza scarsa in realtà, è sufficiente per cogliere l'argomento della loro conversazione attuale: stanno dicendo che lo straniero seduto laggiù per i fatti suoi è carino.
Sono ricchi, sofisticati, vestiti bene e si esprimono con stile. Lo straniero a cui si riferiscono sono io.Forse dovrei essere lusingato - e in un certo senso, alcuni giorni dopo, seduto nella mia stanza, da solo, pensandoci mentre scrivo, in effetti lo sarò - ma devo ammettere che sul momento sono un po' incazzato. Sono un uomo eterosessuale e, porca vacca...perché devono essere proprio loro a guardarmi e commentare mentre le sventole che stanno sedute qui di fianco da quasi un'ora non mi hanno nemmeno notato? Volendo utilizzare uno strumento dissacrante, auto-lesionista e - in modo un po' sinistro forse - anche spiritoso per capovolgere la situazione arrivo addirittura a pensare di provarci con un roboante peto. Ma dopotutto questa è la Thailandia, un paese piuttosto superstizioso, e dal momento che quelle ragazze non sembrano proprio essere in grado di vedermi temo potrebbero pensare che il tonante e puzzolente ordigno sia stato sganciato da un fantasma acquattato sulla mia poltrona (*). Se il tuo obiettivo non è quello di essere lasciato da solo in un posto i peti sono sempre una cattiva strategia: in questo caso per esempio mi farebbe soltanto perdere il rispetto di quei simpatici omosessuali, senza fornirmi in cambio alcun vantaggio in tema di sventolone.
(*) Potete leggere un'altra storia di superstizione, spiriti e fantasmi in Thailandia qui.
Foto: Heinkel 111 tedesco sgancia bombe (vere) sul fronte russo

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog