Il modello Bundesliga ha ormai soppiantato nell'immaginario collettivo tutte le altre discussioni. E non c'è da stupirsi, visto che la prossima finale di Champions League sarà giocata da due squadre tedesche (tra l'altro su suolo inglese), che stanno dimostrando di essere capaci a coniugare il successo sportivo con la sostenibilità economica e finanziaria.
Adesso che sta riprendendo il dibattito sugli stadi di proprietà, arriva immancabile, il richiamo all'esperienza tedesca come nuovo faro (quella inglese, evidentemente, è passata di moda; quella spagnola ha fatto capire che a volte di stadio nuovo si fallisce, come nel caso del Valencia)
Uno degli aspetti che stupisce maggiormente gli osservatori è la forte presenza dei tifosi allo stadio: il Bayern Munchen inizia la stagione sapendo già che avrà probabilmente un costante "sold out" dell'impianto, nonostante l'Allianz Arena possa ospitare oltre 71.000 persone; il Borussia Dortmund che gioca al Signal Iiduna Park, ha una capienza di 80.552 spettatori, grazie all'adozione delle aree "safe standing" che hanno soppiantato i famosi "parterre".
Quando una squadra gioca bene ed ha successo è normale che sia seguita da un numero di tifosi maggiore. E la nostra Serie A, ultimamente, non si sta distinguendo per spettacoli sportivi sempre edificanti.
Ma c'è un'altra componente, anch'essa importante, della quale non si parla: la Germania – nonostante gli investimenti sugli stadi multifunzionali – è la nazione nella quale il costo di biglietti ed abbonamenti è fra i più bassi.
Un esempio?
Proprio il Borussia Dortmund offre un abbonamento annuale per i posti "in piedi" (quelli chiamati popolari) che costa 187 Euro all'anno, che diventano 225 unendo agli ingressi del campionato anche 3 partite di Champions League. Stiamo parlando di 11 Euro a partita.
In realtà, considerando che le squadre della Bundesliga sono 18, il costo assoluto per biglietto non è troppo distante dalla media italiana. Ma secondo noi non è per questo che non se ne parla: la realtà è che il costo del biglietto è rimasto abbordabile nonostante gli investimenti sugli stadi.
Da noi, come de resto in tutte le altre esperienze internazionali, chi ha aperto uno stadio nuovo ha aumentato i biglietti in media del 40%. E' accaduto, ad esempio, allo Juventus Stadium, dove un abbonamento per la curva/gradinata è passato dai 265 Euro della stagione 2010/2011 ai 390 euro della stagione 2012/2013.
Saremo troppo Andreottiani? Forse, però "a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si piglia".