Una cucina per lo chef!!! ;-D

Da Lisbeth @minpeppex
Avere un cugino che è chef professionale e che ti viene a preparare a casa la cena della vigilia di Natale è un privilegio per pochi. Io questo privilegio l'ho avuto, quest'anno, ed è stata un'esperienza unica ed esaltante, e non solo perché la mia cucina è stata il teatro dei preparativi di una cena di alta cucina... diciamo pure che, più che teatro, è stata il campo di battaglia!Ora, per carità, quando bisogna preparare una cena anche solo un pochino impegnativa, per quanto ci si voglia organizzare per tempo e avviarsi con un ragionevole anticipo, la cucina si sporca... avoja a ciuffolà: è inevitabile!Però, se a preparare la cena è uno chef professionale, la cucina non si sporca, no no... la cucina viene letteralmente STUPRATA!!!Mettiamola così: noi comuni mortali, nella confusione che generalmente si viene a creare, tra panico per il tempo che passa in fretta e ansia da prestazione, comunque cerchiamo di fare attenzione e limitarla: buttiamo i rifiuti nella pattumiera, laviamo le caccavelle e le riponiamo man mano che non ci servono più, cerchiamo di non far cadere troppa sporcizia sul pavimento... insomma, ci impegnamo al massimo per ridurre il lavoro di pulizia e riordino che verrà dopo.Gli chef professionali no... a loro non gliene frega una beneamata cippa,primo: perché sono abituati a lavorare sotto pressione, e quando sanno che al di là di quella porta che separa la cucina dalla sala da pranzo ci sono decine, o anche centinaia di persone affamate in attesa di essere servite, presto e bene, non possono avere il pensiero di buttare i limoni spremuti e gli scarti della lattuga nella pattumiera, esecondo: perché tanto quando loro hanno finito, c'è il personale addetto alle pulizie che pensa e far ridiventare tutto lustro, quindi perché darsi pena?E il guaio è che quando ti sei deformato professionalmente, lo rimani pure fuori dal lavoro, dovunque vai... ed è così che in un attimo, quella cucina che fino a poco prima era immacolata, pronta ad accogliere degnamente i virtuosismi di un artista dei fornelli, un creativo dei piatti di portata, viene violata nell'intimo, sommersa dappertutto da piatti e pentole sporchi impilati, coltelli, attrezzi e contenitori, bottiglie, tazze e caraffe, prezzemolo, aglio, timo, cipolla, vino, vinaigrette, olio e aceto balsamico... tutto sparso ovunque: sui piani di lavoro, nel lavello, sul tavolo, sulle sedie. E sul pavimento... un consiglio: ecco, evitate di poggiare lo sguardo a terra finché non è tutto finito. Vi risparmierete l'inutile riflesso istintivo di prendere scopa, paletta, straccio e secchio e pulire tutto. Lasciatevi il divertimento per ultimo, quando sarà tutto finito, quando gli ospiti se ne saranno andati e voi vi guarderete attorno sconsolati, pensando "cazzarola, e mò dove je metto mano?!?"Non ci pensate. Godetevi semplicemente lo spettacolo di un artista del mangiar bene che crea per voi qualcosa di irreplicabile, con quel tocco unico e personale che renderà uniche quelle portate che vi state apprestando a degustare.Osservatelo, assistetelo (perché ovviamente vi verrà chiesto di procurargli questo e quell'altro, e aspettatevi pure le bonarie rimostranze di disappunto quando gli direte che... ops! quell'attrezzo o ingrediente non ce l'avete... "nooooooooon ce l'hai??? ma come non ce l'hai?!? ecchecazzo, e poi dici che ti piace armeggiare in cucina!!!"), e molto discretamente chiedetegli se intanto potete cominciare ad infilare nella lavapiatti tutto quel pentolame sporco impilato nel lavello... ma fatelo così, con leggerezza e senza prendervela se lascerà la domanda senza risposta, banali quisquilie a cui non ha tempo di pensare!Poi sedetevi a tavola coi vostri ospiti e godetevi una cena che ricorderete per il resto della vostra vita, una cena che, se l'aveste fatta al ristorante, avrebbe lasciato 2 volte il segno: prima al momento della degustazione, e poi al momento di pagare il conto!Mangiate, bevete e divertitevi coi vostri ospiti e commensali, e in quel momento ricordatevi che siete dei privilegiati, perché sarà questo pensiero, insieme col ricordo sensoriale delle cose squisite che avete appena finito di assaporare, che vi sosterrà e vi darà coraggio quando, dopo che tutti se ne saranno andati, dovrete rimboccarvi le maniche e affrontare lo stato di devastazione lasciato dall'uragano Katrina.Perciò siate pronti e preparati: uno chef professionale che viene a cucinare una cena a casa vostra è un'esperienza unica ed esaltante soprattutto perché... GLI CHEF SONO VONCIONI!!! ;-D
E siccome lo so che la curiosità vi sta divorando, vi racconto il menù della mia cena di vigilia per 5 persone:
  • appetizer 1: rotolo salato con ricotta, salmone affumicato, asparagi e finocchiella
  • appetizer 2: cake al tonno, pomodorini secchi e origano (mia produzione, seguirà la ricetta)
  • antipasto caldo: capesante in fodera di pancetta fissata con filo di erba cipollina, servite con porro fritto croccante su uno specchio di vellutata al topinambur (no, non è il titolo di un film della Wertmüller ;-P )
  • antipasto freddo 1: alici marinate all'arancia e zenzero fresco
  • antipasto freddo 2: crudo di canocchie con vinaigrette alla fragola
  • primo primo: risotto all'astice e prosecco
  • secondo primo: gnocchi maculati al sugo di scampi
  • secondo: branzino al cartoccio con finocchi e lime, profumati al timo e alloro
  • contorno: insalata di songino e radicchio con nocciole tostate e vinaigrette al passito
  • vini: Pecorino d'Abruzzo IGT 2010 Contesa e Roero Arneis DOCG 2010 Azienda Agricola Bordone
  • pane: no-knead bread alla semola rimacinata (mia produzione, posterò la ricetta appena lo rifaccio perché non ho scattato fotografie)
  • e, dulcis in fundo... tadàààà, il PANETTONE!!! (dopo avervi ammorbato per un mese con le mie prove, riprove e controprove, potevo io non fare il panettone di Natale?!? e di questo vi beccate pure le foto!!! ;-P )
E per chiudere, ovviamente liquori vari, tutti quelli che faccio io: limoncedis, arancedis, alla cannella, grappa al basilico.OK... OK... sarà pure stato duro dover fronteggiare da sola lo scenario di devastazione che lo chef voncione si è lasciato alle spalle, ma ne è valso sicuramente la pena... ora potete invidiarmi! ;-P

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