Secondo dei ricercatori una dieta ricca di grassi saturi aumenta i livelli di lipasi endoteliale (EL), un enzima associato allo sviluppo dell’aterosclerosi. Attraverso uno studio condotto sui topi si è scoperto anche che una dieta ricca di omega-3 grassi polinsaturi, invece, abbassa i livelli di questo enzima. Questi risultati hanno permesso di individuare un nuovo collegamento tra la dieta alimentare e l’aterosclerosi grazie al quale poter suggerire un nuovo modo attraverso il quale prevenire le malattie cardiovascolari. Ciò può anche spiegare il legame che esiste tra il diabete di tipo 2 ed i problemi cardiaci.
Come anche altre lipasi, la EL gioca un ruolo fondamentale nel metabolismo delle lipoproteine del sangue, che sono complessi di lipidi (grassi) e proteine. La EL, che è secreta dai macrofagi (un tipo di globuli bianchi) e da altre cellule delle arterie, è stata scoperta nel 1999. Diversi studi hanno dimostrato che elevati livelli di EL sono associati all’insorgenza dell’aterosclerosi e di infiammazioni. Fino ad ora, però, non era ancora chiaro come i grassi alimentari potessero influenzare questo enzima.
Questo nuovo studio è stato condotto su un gruppo di topi suscettibili di aterosclerosi. Una parte di loro è stata alimentata con una dieta normale arricchita con l’acido palmitico (un grasso saturo comune) e l’altra con acido eicosapentaenoico (un omega-3 acidi grassi polinsaturi che si trova nell’olio di pesce). Dopo 12 settimane, le aorte dei topi alimentati con una dieta basata su grassi saturi presentavano un aumento significativo dei livelli di EL, mentre quelli che seguivano l’altro tipo di dieta presentavano una riduzione significativa di questi livelli.
Questa scoperta potrebbe anche spiegare alcuni dei benefici cardiovascolari prodotti dall’assunzione di omega-3 acidi grassi. E’ stato notato anche un aumento dell’attivazione di PPAR-gamma, un recettore che svolge un ruolo importante nella regolazione del metabolismo lipidico e delle risposte infiammatorie. Si è visto, inoltre, che con l’assunzione di acido grasso omega-3 tale aumento veniva bloccato.
Tutto ciò spiega perché il farmaco antidiabetico a base di rosiglitazone, un forte attivatore di PPAR-gamma, causa un aumento del rischio di malattie cardiache: se rosiglitazone attiva PPAR-gamma, questo farmaco potrebbe, non solo innalzare i livelli di colesterolo LDL, ma anche attivare la EL.