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La domenica mattina John e Yoko amavano attardarsi nel loro lettone pacifista, leggendo, scherzando e facendo programmi per la giornata.
Finchè Yoko si alzava ed andava a trafficare nella piccola cucina, e solitamente portava a John una pantagruelica colazione che consumavano tra le lenzuola. Un pallido tè dove tutta la notte avevano macerato due pugne umeboshi, una ciotola di germogli di semi di loto, due scure gallette alle alghe hiziki. John, abituato alle uova strapazzate della mamma, tra l’altro suo piatto preferito, ogni volta deglutiva dubbioso. Ma quella era la sua nuova vita, la sua nuova compagna, la rinascita artistica ed ideologica, quindi tutto d’un fiato trangugiava la colazione cercando di trovare piaceri laddove non ce ne erano.
Mentre tutti i loro amici partecipavano ai brunch domenicali a base di ostriche, birra e costine di maiale loro conquistavano una città semideserta a cavallo delle loro biciclette. Si attardavano nel parco, dove ad occhi chiusi, ascoltavo il dolce pulsare della natura attorno a loro.
Ma in quella che era una domenica qualunque, uguale a tanta altre prima, qualcosa successe! Chissà, forse a causa del lieve vibrare delle foglie al fresco vento novembrino, i loro stomaci ebbero un guizzo, all’unisono, le narici si dilatarono ebbre di profumi venuti da lontano. E così, prima lentamente e poi con un’urgenza sempre più pressante seguirono a ritroso il venticello profumato.
Fu subito dietro un’angolo che lo trovarono, un vecchio, arrugginito chioschetto di hot-dogs. Immobili, dubbiosi, colpevoli in anticipo, rimasero là ad osservare, muti.Finchè non fu più possibile resistere oltre, e mangiarono, come mai lo avevano fatto, il succoso panino, leccandosi le dita fino all’ultima goccia di salsa.
John , che da sempre era stato di poche parole, le migliori le conservava per le canzoni ed i monologhi d’amore con la sua dolcissima Yoko, fece un solo gesto…..
….e mangiò il suo secondo panino.
Da allora quel suo semplice gesto, lo ha accompagnato ovunque, in ogni tavola calda, baretto o trattoria lo ha rifatto con grande piacere.
Quella sera a casa Yoko cucinò, per l’ultima volta, un piatto della sua tradizione, e lo servì al loro amatissimo gatto Shasha.
La cucina economica ha conservato quella ricetta come una specie di reliquia, la zuppa di Miso
E’ una tradizionale zuppa giapponese, fatta con un tipo di brodo chiamato “dashi” nel quale viene disciolata della pasta di miso. Nonostante solo questi ingredienti siano necessari per fare la Zuppa di Miso, molti altri possono essere aggiunti a piacere.
Nel dettaglio, il Dashi non è altro che un tipo di brodo che costutuisce la base di molte ricette nella tradizione nipponica, ed è fatto con acqua, sale, erba cipollina o meglio porri e soprattutto un tipo di alga chiamata alga konbu. Il miso invece è una pasta ricavata dalla fermentazione della soia gialla con del sale marino, a cui viene spesso aggiunto un tipo di cereale, che può essere orzo o riso.
Ingredienti per 3 persone
Per il dashi200 ml di acqua5 cm di alga konbu10 gr di Kezuri-bushi (scaglie di tonno essiccato. Nota: l’aggiunta di questo ingrediente è facoltativa per i vegetariani!)
Per la zuppa di miso1 l brodo dashi appena fatto1 pezzo di tofu (formaggino di soia)3-4 cucchiai di pasta di miso60 gr di porri tagliati a pezzetti
Preparazione del dashi
Pulire il pezzo di alga konbu con un panno (è importante non lavarla, ma solo pulirla), quindi immergetela in una pentola fonda con l’acqua (non tutta, tenetevi da parte un bicchierino) e tenetela a fuoco lento per 30 minuti.
Estraete ora l’alga, aggiungete il bicchiere di acqua che avete tenuto da parte e le scaglie di tonno essiccato (Kezuri-bushi). Una volta portato a ebollizione togliete la pentola del fuoco ed attendete fino a quando le scaglie non si saranno depositate sul fondo.
Come ultima cosa filtrate il brodo in una terrina con un colino.
Preparazione della zuppa di miso
Prendete il dashi e fatelo bollire in una pentola. Tagliate il tofu a cubetti piccoli e metteteli per qualche minuto nel brodo a fuoco lento. Prendete qualche cucchiaiata del brodo e scioglieteci la pasta di miso.
Man mano che avrete sciolto tutta la pasta di miso rimettetela nel brodo. Quando l’avrete aggiunta tutta, mescolate gentilmente il tutto per qualche istante, facendo molta attenzione che il brodo non venga portato a ebollizione dopo che è stata aggiunta la pasta di miso. A questo punto spegnete la fiamma ed aggiungete i porri tagliati a pezzetti.
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