Una donna alternativa con il ciclo, oggi

“Babuz sono gonfia, grassa, ho mangiato 15 etti di cioccolato”
“non sei grassa. Mi piace Babuz. Ieri eri fika”
“No. Smettila, non mentire Babuz”
“si, eri fika”
“No avevo la faccia tumefatta. I vestiti erano casuali, faceva freddo, mi scoppiava la testa. Non avevo la medicina”
“…”
“Ok Babuz, non propriamente casuali, erano studiati per sembrare casuali. Il mondo fa schifo. Ho dormito 10 ore e mi sembra di non aver vissuto”
“hai le cose, è normale”
“Ho deciso di interrompere le mie attività Babuz. “
“Cioè, non lavori più, non studi?”
No Babuz, le mie attività sociali. Non voglio nuovi amici per 7 giorni di fila. Giuro Babuz.
“… VA BENE, fai quello che vuoi, approvo le tue scelte.”
“Babuz qui non passa vita. Dobbiamo cambiare posto. Qui non passa vita. Stasera dobbiamo fare qualcosa di normale”
“tipo?”
“Andare in un di quei bar del martedì sera. Uno di quelli in cui alternativamente si vedono le partite o si sviluppano le tresche. Facciamo finta di essere normali, di ascoltare quella musica, e di apprezzare certe cose, di amare la gente. Ogni tanto bisogna crederci”

Francesco Petrarca aprì una pagina casuale di Sant’Agostino. Sant’Agostino aprì una pagina casuale della Bibbia. Avvenne la conversione. L’amica di Babuz accese la Virgin webradio Alternative e uh-uh-uh e venne fuori questa, ma lei fece naturalmente finta di niente.