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Una dozzina per l’AIL

Creato il 25 dicembre 2013 da Makinsud

Reggio Calabria si dimostra come sempre solidale. La sala Mostre della Provincia di Reggio Calabria mette in scena “Una dozzina per l’Ail”. Partecipa la città, condivide e comprende realmente l’importanza di aiutare gli altri e soprattutto sostenere un’associazione che spende i proprio soldi in modo limpido nella ricerca scientifica e nell’assistenza sanitaria. Un progetto portato avanti ed organizzato dall’associazione “Le Cicliche”, composta da Dina Laganà, Alessandra Stilo e Gabriella Codella, che accanto alla realizzazione del Calendario propone “Uno scatto per la felicità”, ossia una mostra fotografica realizzata con scatti artistici provenienti da tutta Europa, con 60 immagini di fotografi che hanno messo a disposizione la loro arte.calendario AIL

Già l’anno scorso una “dozzina per l’Ail” era riuscita concretamente a realizzare qualcosa: con il ricavato della vendita del calendario, di ben 6.300,00 euro, si è acquistato, per il reparto di Ematologia dell’ospedale “Bianchi-Melacrino-Morelli”, un macchinario di sanificazione per aria e persone, numerosi presidi medici, ma anche attrezzature ludico-ricreative per bambini.
Gli artisti e fotografi che l’anno scorso avevano risposto all’appello, anche quest’anno con la seconda edizione del calendario, reagiscono prontamente ed esibiscono la tanta voglia di fare. Sono degli artisti che vanno oltre lo scatto, che non partecipano solo per apparire, ma perché realmente credono ed intendono sostenere il progetto, per scoprire anche con piacere fra la “dozzina” imprenditori non solo capaci ma pronti a spendere le proprie energie in territori della socialità.

Questi artisti come Andrea Cannizzaro, Loredana Guinicelli, Fabio Itri, Domenico Lofaro, Raffaele Mortelliti, Enzo Penna, Nino Bartuccio e Gianmarco Vetrano hanno donato davvero il loro tempo. Uno di questi Domenico Lofaro con molta spontaneità afferma: “Al di là della finalità, ho provato piacere a riscoprire il senso della visione collettiva dei miei colleghi fotografi. Il mio sentire con una dozzina per l’Ail, risulta intima e particolare, perché proprio mentre preparavamo la prima edizione del calendario, mio padre combatteva la battaglia finale con la sua malattia proprio nel reparto di ematologia di Reggio Calabria, che è la struttura a cui i proventi dell’iniziativa sono destinati”.

mese febbraio AIL
Domenico ricorda ancora la staffetta tra ospedale e set fotografici, ed anche se il padre purtroppo non c’è più, la sua partecipazione va ben oltre alle motivazioni della solidarietà. In famiglia sentono quel reparto come qualcosa della loro storia e paradossalmente è fonte di tanti bei ricordi, fatti di uomini e donne, professionisti e volontari che con le loro capacità umane e professionali hanno lenito il dolore.

Nella speranza che il progetto possa diventare un appuntamento fisso, il calendario accompagnerà per tutto il 2014 le persone che lo hanno acquistato, compresa la sottoscritta, ricordando mese per me che c’è sempre il tempo per una buona azione.


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