Una emozionante (e drammatica) finale di Europa League

Al minuto 83, mentre Iban Banega sta uscendo per lasciare entrare Iborra, i giocatori in campo si fermano. Il brasiliano Matheus del Dnipro si è accasciato a limite della sua area di rigore, improvvisamente, forse per le conseguenze di una testata rimediata poco prima in un contrasto di gioco con Tremoulinas. Lo stadio di Varsavia è ammutolito. Arrivano i soccorsi, il giocatore viene portato a bordo campo, mentre tutti applaudono, e dopo cinque minuti di sospensione si ricomincia. Gli ucraini, che sono sotto nel punteggio, che negli ultimi minuti di gioco erano sembrati ormai sulle gambe, che sono rimasti in dieci perché hanno già effettuato le tre sostituzioni, che hanno visto uscire il loro compagno in barella forse incosciente, si buttano all’attacco e con il loro miglior elemento, Konoplyanka, riescono a rendersi pericolose dalle parti di Sergio Rico. Senza tuttavia arrivare al pareggio. Vogliamo partire con questa immagine per introdurre una finale, tra l’altro bellissima, che ha visto il Dnipro degno protagonista, ma che ha meritatamente regalato al Siviglia la quarta Coppa UEFA/Europa League della sua storia, la seconda consecutiva, e un posto nella fase a gironi della Champions League 2015/16.

Il risultato finale dice 3-2 e racconta di un match molto più equilibrato ed emozionante di quanto in molti si aspettassero. A sorpresa, infatti, il Dnipro è passato in vantaggio, con un colpo di testa di Kalinic su assist dello sfortunato Matheus in veloce contropiede. Ma ancor più a sorpresa è ritornato in corsa nel finale del primo tempo e ha ottenuto il gol del 2-2 prima dell’intervallo, dopo che il Siviglia aveva messo in campo tutta la sua classe e tutta la sua forza, superiori, per ribaltare il risultato. I protagonisti sono Krychowiak, l’unico polacco in campo, che prima impegna di testa il portiere avversario Bojko, e poi con un rasoterra realizza l’1-1, e Carlos Bacca: il colombiano regala la sponda per il centrocampista polacco in occasione del pareggio e poi segna in contropiede, lanciato da Reyes, il gol del 2-1. Il pareggio ucraino è opera di Rotan, che di destro direttamente su punizione batte un Sergio Rico apparso poco reattivo nell’occasione.

Come è facile prevedere il secondo tempo è meno scoppiettante, ma prima del finale drammatico gli spagnoli hanno il tempo di logorare la resistenza avversaria e di colpire al 73′, ancora con Bacca: M’Bia recupera al limite una palla, Kankava liscia e la palla arriva a Vitolo che di prima la fa filtrare, Bacca solo davanti a Bojko lo trafigge con un esterno sinistro in diagonale.
La cronaca racconta, quindi, della premiazione, del pianto di tutti, gioia o rammarico che sia, e della febbrile attesa di una notizia dagli spogliatoi che tranquillizzi sulle condizioni di Matheus.

federico

Comments

comments