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Negli Urali la fabbrica “URALMASH” che si stende per chilometri e destinata alla distruzione è stata occupata da un folto gruppo di artisti che hanno voluto renderle in un certo senso onore,l'ultimo saluto alla memoria di quanti vi hanno lavorato,purtroppo una tragedia che ben conosciamo quella degli impianti che per "misteriose" ragioni cadono in stato di abbandono (per usare un eufemismo).
Gli artisti hanno pensato di rallegrare il cammino della memoria,i passi nel vissuto scomparso (...) attuato dai lavoratori che di tanto in tanto vengono a passeggiarvi eludendo la sorveglianza delle guardie,lo fanno di notte e talvolta anche di giorno,la fabbrica è cosi grande che è praticamente impossibile impedirlo,dovesse pure accadere che un ex-operaio è sorpreso all'interno in base alla regola prima della convivialità russa: " un litro di vodka aggiusta tutto...e toglie il poliziotto di torno "!
via photopolygon.ru