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UNA FAMIGLIA PERFETTA regia di Paolo Genovese

Creato il 06 gennaio 2013 da Nontiamerocosipersempre
Con Sergio CastellittoClaudia GeriniMarco GialliniCarolina CrescentiniEugenia Costantini
Scheda film Mymovies
Trailer film Mymovies


Il film racconta di una grande famiglia che si è riunita nella splendida casa di campagna per festeggiare insieme il Natale. Una famiglia, apparentemente perfetta, che gira attorno al dispotico capofamiglia che dà ordini a tutti e che tutti sembrano temere.
Solo a un certo punto si capisce che si tratta di una messinscena voluta da Leone, un uomo di potere che decide di regalarsi una famiglia per Natale perché in realtà è un uomo solo e, si sa, la solitudine in questa ricorrenza è ancora più insopportabile.Tutti recitano il loro ruolo in base a un preciso copione imparato a memoria dove non sono permesse variazioni.Si è prestata a questa farsa, per guadagno, una compagnia di teatranti squattrinati che credono molto, ognuno in modo diverso, nel proprio mestiere nonostante per mangiare si debbano spesso adattare a ruoli da saltimbanchi.Alcuni imprevisti fanno variare un po' il copione e solo alla fine si scopre che la motivazione di questa messinscena in realtà è assai diversa da quella inizialmente immaginata.
Si tratta di un film corale, di una commedia dell’assurdo sulla famiglia che propone più di una riflessione partendo dalla constatazione della normalità della crisi di coppia.
"l'80 per cento delle coppie sono in crisi"
Il film riflette innanzitutto sulla responsabilità delle scelte che ognuno fa nella propria vita e su come, di fatto, noi non siamo altro che la somma totale delle nostre scelte (come dice Woody Allen nella riflessione finale del film “Crimini e misfatti”.)Ma con la tecnica del film nel film, è anche un’attenta riflessione sul confine sottile fra realtà e finzione e, nello stesso tempo, sul difficile equilibrio tra l’essenza biologica che spinge alla libertà di evolvere, di mettersi in gioco e di sperimentarsi in nuove avventure e i ruoli imposti, per loro natura rigidi e difficili da aggiornare, vissuti dai più (come dal protagonista principale di questo film) come parti da recitare e come pesanti corazze.Gli attori interpretano personaggi che, per riuscire a entrare nella parte, devono fare riferimento al proprio vissuto, ma anche noi, come loro, siamo tutti un po’ attori quando ci muoviamo all’interno dei ruoli prestabiliti.Il copione è quindi un classico ed è facile riconoscersi: ogni famiglia, soprattutto in questa circostanza, è pericolosamente in equilibrio tra un mix di affetti e di rancori. Natale obbliga tutti a volersi bene, ma i turbamenti interiori, le tensioni represse, che spesso crescono all’interno delle relazioni parentali e di coppia, sono sempre pronte ad esplodere e a trasformare la festa in tragedia.Infine il film propone, come molti altri di questa stagione, una riflessione su quale sbocco dare all’inevitabile crisi di coppia
"Quando qualcuno lascia una persona, chi è che muore veramente?"" chi resta solo"
La finale sembra suggerire che la crisi di coppia e' normale e può essere superata. La gabbia è la vecchia e dispotica famiglia patriarcale, non la famiglia nuova che sta nascendo sulla base di relazioni di diverso tipo, più mature, più consapevoli e, soprattutto, paritarie.Nella realtà nessun amore è perfetto. La vita è fatta di incertezze, errori, rimpianti, di scelte sofferte, la perfezione non esiste, esiste solo la possibilità di accettare i propri limiti e di perfezionarsi aiutandosi reciprocamente a crescere, perché questo è il vero scopo delle relazioni d’amore e il senso stesso della vita.
Vedi nel libro "NON TI AMERO', COSI', PER SEMPRE:
Parte seconda  
Cap 2Crisi ed evoluzione dei ruoli: verso nuovi prototipi umani"
Cap 5: "Ripartire da sé: se cambi te stesso cambi il mondo".

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