Magazine Psicologia
Un tempo c’erano due esperti viaggiatori che ogni tanto vagavano per il mondo in cerca di nuove esperienze. Uno era estroverso e molto competente, un tipo brillante e pieno di carisma, l’altro più riservato, sensibilmente disponibile e un buon ascoltatore. Un giorno si incontrarono nella città di Nampula e non capendo bene gli usi e i costumi di quella gente decisero quasi senza dirselo di continuare quel pezzo di viaggio insieme. In quei giorni ebbero modo di conoscersi e il viaggiatore estroverso raccontò le sue avventure, mostrò alcuni cimeli di viaggio, alcune fotografie di famiglia mentre il tipo riservato ascoltava con interesse. Anche il viaggiatore riservato si raccontò donandosi autenticamente, sentendo una forte affinità. Passarono i giorni e la loro conoscenza si approfondì tanto che da semplice curiosità si trasformò in una bella amicizia.
Poi il viaggiò proseguì e le loro strade si divisero. Nonostante questo, una volta tornati alle loro case, decisero di mantenere i rapporti scrivendosi e facendosi qualche telefonata. Il tempo, come si sa, ammorbidì i ricordi del viaggio rendendoli di un tenue color pastello e le belle emozioni provate insieme piano piano diventarono sempre più rarefatte. La quotidianità di ciascuno di loro avanzò la pretesa di occupare il loro tempo e i loro rapporti divennero sempre più radi.
Il viaggiatore riservato, continuò a scrivere e a telefonare per qualche tempo cercando di mantenere vivi quei momenti perché sentiva intimamente di voler coltivare quella amicizia. Il viaggiatore estroverso rispondeva con gioia e con tenerezza, confortando l’amico e rassicurandolo sulla loro amicizia, perché –diceva – ti tengo nel cuore. Il viaggiatore riservato, ogni volta che sentiva queste parole si rincuorava attendendo un messaggio da parte del suo amico. Passò il tempo e le loro strade erano così differenti che la loro amicizia divenne un momento del passato che una volta colto vola via come certi sogni. I due viaggiatori continuarono a percorrere le loro strade, incontrarono altre persone, vissero una bella e lunga vita piena di soddisfazioni e di sogni realizzati ma non si incontrarono più su quella strada chiamata Reciprocità.Anna Perna 2011