Ieri Canicattini è stata invasa dal corteo multicolore portato dall’Associazione Libera per la XVIII Giornata Provinciale della Memoria, organizzata quest’anno dal neonato Presidio canicattinese dell’Associazione, intitolato alla memoria di Salvatore Raiti.
Quello che segue è un montaggio delle manifestazioni tenutesi in Piazza XX Settembre la mattina ed il pomeriggio di ieri.
Ma ieri non si è parlato di memoria soltanto nei confronti delle vittime della mafia.
I volontari dell’Associazione IntegriAMIAMOCI, con in testa il presidente Eleonora Imbrò, hanno invitato a tornare a Canicattini Bakari, il ventenne del Mali ridotto in condizioni di schiavitù da un nostro concittadino.
Dopo un’introduzione di Eleonora, priva di retorica e spontanea come le sue intenzioni, è stato lo stesso Bakari a prendere parola: poche parole, in un italiano incerto, che sono state sufficienti a far percepire la paura di un ragazzo solo, lontano dalla propria famiglia (sempre che la guerra in Mali non gliel’abbia già portata via), privo di una prospettiva a breve termine e che ha bisogno di aiuto.
Allora, da questo blog vorrei lanciare un appello alle Istituzioni, le parrocchie, le Associazioni e a tutta la società civile canicattinese: facciamo ognuno di noi uno sforzo per mettere a disposizione di questo ragazzo un tetto sotto cui ripararsi, del cibo col quale nutrirsi e un lavoro che gli permetta di riprendersi la propria dignità di uomo.
Abbiamo l’occasione per dimostrargli che Canicattini non è quella che ha conosciuto lui ma una realtà ben diversa e molto più umana.
Andrea Uccello
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