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Una giornata perfetta per essere felici di Kalari

Creato il 24 luglio 2015 da Anncleire @anncleire

Una giornata perfetta per essere felici di Kalari

«Ma non lo capisci? Lui rappresenta tutto ciò da cui mi ero ripromessa di stare lontano».

«Non funziona così, Emma. Non puoi decidere di non innamorarti, succede e basta. Non tutti gli uomini sono dei bastardi traditori. Marco ti ha tradita e allora? Sei caduta e ti sei rialzata. Devi rimontare a cavallo…per l'appunto».

“Una giornata perfetta per essere felici” è il romanzo d’esordio di Kalari, una contemporary romance, una storia d’amore e di perdono, sicuramente una storia di un certo peso, anche se non particolarmente originale, rimane comunque una storia molto carina, da leggere in questi caldi pomeriggi estivi, con una certa voglia di spensieratezza.

Emma Dicandia è una giovane donna di 32 anni, quando il suo fidanzato, con cui convive da quattro anni, la tradisce, Emma cade in uno stato di caos interiore. Appena ne ha l’occasione si trasferisce a Londra dove condivide la casa con Cara, una donna brillante che diventa in breve tempo la sua migliore amica e confidente fidata. Una domenica mattina la svolta a cui Emma ambisce si materializza nell'incontro con due uomini: Christopher Cole, un rampollo della finanza, giovane e sicuro di sé e Ethan Hale, un antiquario bello e scanzonato, che ribalta il mondo di Emma, che si fa largo nella sua vita frantumando ogni sua regola e del quale lei s'innamora suo malgrado. Successivamente due eventi traumatici sconvolgono nuovamente la sua vita e metteranno Emma difronte a un bivio: due strade da percorrere ma solo una giusta da scegliere. Riuscirà Emma a prendere la decisione giusta per lei?

Prendere e partire non è un po’ il sogno di tutti, tanto agognato ma di cui allo stesso tempo si ha così paura? In fondo non è proprio immediato salpare verso rotte sconociute, soprattutto quando si ha il cuore spezzato. Ma allontanarsi da quei luoghi che ricordano continuamente il passato e quello che c’era diventa quasi necessario alla sopravvivenza. I tagli netti sono sempre la cosa migliore da fare per non lasciarsi prendere dallo sconforto, perché danno modo di ricominciare da capo e lasciarsi alle spalle il dolore per la fine di una storia. È quello che cerca di fare Emma, non immaginando quello che avrebbe trovato a Londra.

Ho cambiato la sinossi ufficiale perché secondo me troppo ricca di dettagli e altamente spoilerante, e decisamente troppo lunga. La storia, che non ha nulla di particolarmente sconvolgente, ha per protagonista Emma, una donna che è stata tradita, che ha perso fiducia nel genere maschile e che non ha nessuna intenzione di impegnarsi. Ha la carriera a cui badare, un lavoro che le piace e che le offre diverse soddisfazioni anche quando apparentemente è presa da altro. Ma soprattutto ha una routine da mettere in piedi, sai quei gesti che ripeti, quei luoghi che ti piace frequentare, quelle consuetudini che diventano rapidamente parte di te. Ma Emma non vuole rimanere bloccata di nuovo in un amore a senso unica e si trincera dietro la sua voglia di indipendenza e piacere, vivendo alla giornata. Londra, le offre l’occasione per ricominciare da capo, per vivere un nuovo inizio. La domenica mattina, è il giorno della solitudine, in cui si dedica alla corsa e al riposo, e poi invece, un giorno, tutto cambia, con un doppio incontro che le cambia la vita. Emma è troppo concentrata su di lei, sui suoi problemi, per capire di avere sotto gli occhi la soluzione a tutto, per sapere che cosa fare della sua vita. Emma è come un tronco trasportato dal fiume che precipita nei meandri di una vita artefatta e sconosciuta che non capisce di essere lei stessa bloccata in un limbo.

Dall’altra parte abbiamo il solito playboy che non vuole prendere impegni, che salta di fiore in fiore con facilità e zero sensi di colpa, che sembra non pretendere niente e poi ti colpisce alle spalle con la sua possessività. Un personaggio quasi inutile alla vita. Ethan al contrario mi ha convinto, anche se per metà del tempo non ho capito i suoi atteggiamenti, con una sicurezza e un coraggio impressionanti. Credo che alla fin fine sia stata la sua dedizione a convincere una recalcitrante Emma. Quello che invece proprio non ho capito è l’inserimento di una seconda storyline, che rimane comunque in secondo piano, su Cara, non ho capito questa scelta dell’autrice che secondo me poteva benissimo essere evitata. Certo pone attenzione su un problema molto attuale, ma allo stesso tempo non è stato trattato abbastanza approfonditamente da essere veramente incisiva.

L’ambientazione londinese mi è piaciuta molto, con pochi elementi essenziali ma sicuramente d’impatto, con la città inglese che luccica in sotto fondo e la sua magica campagna.

Il particolare da non dimenticare? Un caffè…

Una romance come ce ne sono tante, con un pizzico di mistero, un po’ di angst e il superamento di una crisi personale debilitante, che aveva lasciato Emma in un limbo di incomprensioni e insofferenza. Un libro carino, da leggere in questi afosi pomeriggi estivi.


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