I forni li accende Mafalda alle quattro del mattino. Il convento è immerso nella nebbia e fa così freddo che i gatti del parco, ibernati chissà dove, non escono e vedere chi arriva più tardi. Sono Lucia e Simona. Poi arrivo io, di solito inciampando nel buio con troppe buste e bagagli vari nelle mani.Shukrullà lo chiamiamo Shu perché il suo nome afgano proprio bene bene ancora non l’ha capito nessuno comunque vuol dire grazie a Dio. E grazie a Dio mi fa ridere anche se è un po’ paraculo (scusate la licenza poetica). Rana non è un animale anfibio: è indiano e parlo indo-italiese. Quando parla io non capisco un accidente. Barbara traduce per me, ammesso che abbia capito a sua volta, poi guarda la mia faccia perplessa e ride. Nataly mi insegue per sapere come deve confezionare i biscotti. Mi guarda e ride. Insomma ogni tanto qualcuno mi guarda e ride, non so se sia un buon segno. Mary ha appeso al muro le foto dei prodotti e’sSenza perché quei nomi strani non se li ricorda mai nessuno. Hanno nomi strani perché un giorno per fare la scema ho detto “Chiamiamoli come i personaggi delle commedie di Shakespeare e poi per ognuno inventerò una storia!”. Purtroppo a Maria l’idea è piaciuta e così ora devo farlo sul serio. Capisco perché la gente spesso mi chiede “Ma ci pensi prima di dire o fare le cose?” Non sempre, purtroppo e mai abbastanza.“ Avete tirato fuori il burro dal frigo?!!!!”. Figurati se a Mafalda sfugge qualcosa: ha lasciato ammorbidire il burro e ha già predisposto le lavorazioni.
Simona alza il volume della musica sennò con il rumore della planetaria non si sente. Ma tanto non si sente lo stesso.
Mafalda raccoglie tutti gli ingredienti nel tempo in cui io batto le ciglia e mi chiedo come faccia ad essere così veloce. Me lo chiedo tutte le volte. Sarà che io a quell’ora della mattina non sono veloce nemmeno a battere le ciglia, mi rimangono gli occhi incastrati nel sonno. Per questo qualcuno mi ha fatto il caffè.
Lucia vorrebbe sempre cambiare qualcosa, tendenzialmente vorrebbe fare in un altro modo. Tendenzialmente io vorrei che facesse come dico io. Ma quando non ho un’idea precisa lei mi regala la sua e spesso è una buona idea. Paaaatty!!!!!! Mi chiama Simona senza un motivo particolare ma così…per affetto. Non gliel’ho mai detto ma solo due persone al mondo mi hanno mai chiamata Patty. Una è lei, l’altra …..l’altra era mio padre.“Valvola aperta??!!!!”. Strilla Mafalda sopra il rumore della planetaria.Sono le parole che rimbalzano più spesso:“Valvola aperta?” “Valvola chiusa!” o mezza chiusa. E poi: “Bip Bip Bip!!!” urla il forno: apri, sforna, impila teglia dopo teglia e attenta che scotta, mi dicono perché sanno che sono distratta.
“Valvola chiusa?!!”, “ Valvola aperta!!!” “ Alza a 200° , cinque minuti, anzi programmane sette, va”“ Bip bip bip!!!! “E quando c’è una canzone che ci piace la cantiamo tutti. Invece quando qualcosa si smonta, spatascia, cala, scende, sgonfia c’è chi si scoraggia e chi si arrabbia e chi fa coraggio a tutti gli altri, ricomincia da capo con pazienza e dice “Dai, niente paura niente paura, vedrai che stavolta viene bene!” “Paaaaatttyyyyyy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” gioca Simona.Shu arraffa sempre qualcosa da sgranocchiare, stavolta ha preso una mandorla amara e se ne sta pentendo amaramente.Intanto fuori si alza l’alba e di seguito il mattino freddo abbraccia gli alberi e gli orti. I gatti si stirano e fanno capolino quando sentono arrivare quelli dell’ufficio perché tra loro c’è Federica che gli porta sempre da mangiare.Questo va bene per e’sSenza? Valuto. E poi dico no.Le regole sono ferree. e’sSenza deve essere pura, buona, sana, giusta. Le regole non si possono infrangere. Le regole le abbiamo fatte io e Maria. Anzi no, le regole noi le abbiamo scritte ma chi le ha dettate sono il buon senso, l’etica, il rispetto per la salute delle persone e dell’ambiente.Farine naturali, farine nobili perché l’Azienda è a vocazione gluten free e oggi “senza glutine” è d’obbligo per molti e consigliato a tutti almeno ogni tanto. Con coscienza e senza creare né mode né miti e tanto meno caccia alle streghe.Zuccheri alternativi al saccarosio ogni volta che si può ma niente glucosio che è veleno. Niente coloranti o conservanti perché ormai li usano solo i peggiori. Grassi nobili: burro di altissima qualità e l’olio extra vergine zero acidità, bio magari. Niente grassi idrogenati e niente margarina perché possono dire quel che vogliono, i furbi del marketing: la margarina NON è una cosa buona, sappiatelo.Le regole sono tante, sono rigide, sono giuste. Sono difficili. Sono un atto di coraggio estremo perché la concorrenza se ne frega di giocare pulito e soprattutto nel mercato ti chiedono il prezzo, il mercato vuole basso costo e non qualità. Queste regole sono dure, per chi se le impone nonostante tutto, ma noi vogliamo crederci lo stesso. Vogliamo credere che ce la faremo: io perché sono scema, Maria perché è una specie di paladina travestita da folletto ma agguerrita peggio di Gandalf, Lancillotto, Wonder Woman e Mazinga tutti insieme.Queste regole in fondo potrebbero cambiare il mondo.
Non lo cambieremo noi.
Ma possiamo fare del nostro meglio perché succeda un giorno.E poi ci sono persone che proprio non ce la fanno a stare buonine e non farsi venire idee geniali ogni tre per due. Una di queste la conosco bene: è la Patty di Andante con gusto, la Patty per eccellenza. Al suo cospetto cedo il nome e torno la Pamirilla che sono per i più, a dispetto di Simona.
Su l’asse immaginario Roma-Siena che ci lega, ogni tanto ne viene fuori una nuova e ci prende, ci diverte trovarci socie, alleate, complici. E’ il nostro modo di essere amiche, di volerci bene.La povera tapina oggi festeggia un anno in più per se stessa e per il blog: una sciagura inevitabile il primo evento ma una festa totale il secondo perché come faremmo senza di lei nell’etere e sul web, senza la sua verve, la sua musica e i suoi fornelli? Per festeggiare Patty lancia un contest e ovviamente è un contest geniale e sicuramente il primo nel suo genere.
Tutti i dettagli li ha spiegati magistralmente lei e quindi vi rimando al blog Andante con Gusto ma in qualità di complice e parte in causa vorrei dire due parole. Ormai è chiaro a chi mi segue da tanto che come blogger sono demenziale ed inaffidabile ma come pasticcera mi avete seguita ed amata e anche grazie a voi ho trovato il coraggio per andare avanti nei momenti più difficili. Finalmente ora posso ricambiare l’affetto, la fiducia, la cura che avete avuto per me. In qualità di chef pasticcere, quindi, e non di blogger mezza-sega quale sono, sarò il giudice di questo contest ma sarò soprattutto il Tutor che via accompagnerà nel percorso, che vi starà vicino nelle prove e nella ricerca. Accoglierò infine i vincitori in Azienda per farvi vivere una giornata da protagonisti con le vostre ricette migliori. Dall’impasto alla cottura e fino al confezionamento: entrerete come “civili” e ne uscirete come capo pasticceri ad honorem, con il vostro pacchetto di dolci confezionato ed etichettato secondo norma.Cose dell’altro pane è lo sponsor che appoggia il progetto ma è soprattutto l’Azienda, di cui Maria è la titolare, che vi apre le porte e vi farà vivere una giornata speciale, da vere professioniste/i.Il tema del contest è la pasticceria naturale perché questa è la mission di e’sSenza e probabilmente anche il miglior futuro possibile.e’sSenza è la nuova linea di pasticceria dolce e salata di Cose dell’altro pane firmata da me. Che vuol dire e’sSenza? Stiamo diventando sempre più consapevoli di quello che mangiamo e sempre più dobbiamo confrontarci con intolleranze e problemi alimentari di ogni genere. In oltre dobbiamo preoccuparci della nostra salute ma anche della sostenibilità delle produzioni a tutto campo perché dobbiamo difendere noi stessi e il mondo in cui viviamo. e’sSenza è un progetto ambizioso che vuole coniugare la qualità e la bontà al rispetto per chi, per problemi alimentari di varia natura, è costretto a subire rinunce e sentirsi uno sfigato tra i “sani”. A me non piacciono i limiti, le divisioni, le emarginazioni. Io sono per l’affermazione del “diverso” a oltranza perché mi piace che possiamo sentirci tutti uguali e tutti felici. Possibilmente insieme, magari davanti a una tavola imbandita a dovere, perché no?So che molti di voi sono già sensibili al tema e comunque amano ricercare, sperimentare, provare nuove strade. Migliori. Spero che parteciperete numerosi ma soprattutto con l’entusiasmo che ci stiamo mettendo io, Patty e Maria. Vi aspetto.Ora vi lascio chè sono stata fin troppo lunga.Finisco così, come d’obbligo:Buon compleanno, Patty!!!!!Buon compleanno di cuore per una giornata speciale a te che sei speciale
OPSSSS!!!La ricetta! Eccola qua, vi sfido ad affermare che gli manchi qualcosa e invece E’ Senza Glutine e Senza Lattosio. Ma buonissima, lo ggggiuro!Visto che Patty si è buttata sul dolce (andate di corsa a vedere la sua splendida ricettuzza) io vi propongo il salato. Cimentatevi con tutte le categorie e date sfogo alla vostra creatività!!
80g di farina di riso
3 uova intere grandi (180g per le precisine)
100ml di olio extra vergine di oliva
100ml di acqua
8g di sale
pepe q.b (ognuno ha i suoi gusti ma ci sta davvero bene)
10g di lievito istantaneo per dolci e salati Per la decorazione: mandorle in lamelle e semi di zucca o quel che preferite .Il segreto per ottenere una perfetta alveolatura stretta e la consistenza fondente è montare bene le uova e poi aggiungere lentamente l’olio e parte dell’acqua a filo, creando un’emulsione che resti bella gonfia.Di seguito unite le farine miscelate insieme con il pepe, il sale e ed il lievito. Aggiungete in tre volte alternando con l’acqua rimasta.Infine versate nello stampo, decorate con lamelle di mandorle e semi di zucca ed infornate a 180° per circa mezz’ora.