Cessole
Avevamo un regalo da sfruttare, una notte in un agriturismo a scelta. Così abbiamo scelto le Langhe, e nello specifico l'Alta Langa Astigiana, in val Bormida. Dopo il solito deprimente fondovalle pieno di capannoni di tanta provincia italiana, a un certo punto si scollina e... si arriva in un posto che sembra fuori dal tempo. Il paesino si chiama Cessole, ma potrebbe anche chiamarsi Frittole. Vigne, naturalmente, ma anche tanti noccioli e un gran silenzio. Spero tanto che i costruttori di capannoni e di villini del geometra non trovino mai la strada di Cessole.Se voi la trovate, invece, potreste provare il posto dove siamo stati noi, un bio-agriturismo aperto da una coppia fuggita dalla città che ha preso un vecchio casolare in rovina e ha fatto un bel lavoro di ristrutturazione "sostenibile": energia da pannelli solari, cibo biologico, vino e nocciole di loro produzione.
La vista dall'agriturismo
Le nocciole delle Langhe (varietà tonda gentile: quelle della Nutella, per intenderci) fino a dopo la seconda guerra mondiale costituivano un'importante fonte di sostentamento per le famiglie, che ne ricavavano un olio prezioso per chi non poteva permettersi quello d'oliva. Tra le preparazioni più semplici c'è la squisita torta di nocciole, "la regina delle Langhe". La ricetta tradizionale, che trovate qui, non prevede l'uso di farina in aggiunta alle nocciole, ma solo zucchero e uova.Da Fritt... pardon, Cessole, sarete anche vicini al paesino di Loazzolo, sede dell'oasi WWF Forteto della Luja, dove potrete comprare dell'ottimo vino e vedere un panorama fantastico.
La vista dall'oasi del WWF