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Una grande prova

Creato il 03 dicembre 2010 da Gioia
Cecilia guardava la neve scendere copiosa , a grossi fiocchi ondeggianti. In poco tempo aveva già ricoperto il giardino che circondava la vecchia casa.
Gli alberi pazienti e calmi si erano preparati per l'evenienza già da qualche giorno...sbarazzandosi delle ultime foglie, tendevano ora le loro lunghe braccia verso le falde di neve,trattenendole su rami e rametti come se fosse un regalo del cielo. Seduta su di una poltrona di velluto rosso lei cercava di concentrarsi su ciò che non sembrava proprio una caduta, quanto piuttosto uno scegliere dove posarsi. Un pò qui, un pò là  badando di ricoprire con precisione qualunque cosa fosse immobile. La neve è ineccepibile, non fa distinzioni, è democratica nel suo scendere a terra.
Cecilia lasciava la mente girare  senza dar comandi, aveva bisogno di lasciarla  libera di distrarsi. In quella vecchia casa di cura si stava spegnendo la vita di suo padre, in un andare senza dolore ma staccandosi dal mondo un pò alla volta lasciando dietro di sè i pensieri comuni, la realtà degli altri ed i ricordi . Semplicemente dimenticandosi di continuare a vivere.
Mentre lui dormiva, si era allontanata dalla stanza in punta di piedi ed era andata a sedersi in un salottino preparato davanti a delle grandi vetrate, un posto creato apposta, dalla sensibilità delle suore, per aprire lo sguardo e cercare di rilassare la mente. Lì accanto  c'erano dei dischi di musica classica, Mozart ,Bach ed Haendel ed uno stereo. Cecilia poteva sentire la musica dei concerti brandeburghesi anche senza infilare il cd nell'impianto, li sentiva nella testa e ben si adattavano allo spettacolo offerto dal giardino che andava perdendo i suoi contorni sotto la coltre di neve. Riusciva a non provare rancore ,nè dolore, ma una strana sensazione di calma ed accettazione. Cecilia non era mai stata in vita sua una donna rassegnata e non capiva bene da dove le venisse quella sensazione che dal fondo dello stomaco le risaliva fino alla testa, dandole una sorte di pace. Almeno per quel che la riguardava ora non voleva analizzare più di tanto le sue sensazioni,solo sentiva che doveva fidarsi di ciò che da qualche parte ,dentro o fuori di lei, stava aiutandola ad affrontare il passaggio di suo padre dalla vita terrena ad un'altra di cui non si conoscono i dettagli e nemmeno le vedute....
"Niente paura !" le diceva lui quand'era bambina e voleva aiutarla a superare qualcosa di difficile, ed era proprio questo ciò di cui  aveva bisogno per andare avanti...  non avere paura .

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