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Una holding anti-LVMH prima di Natale / A holding company anti-LVMH before Christmas

Creato il 28 novembre 2011 da Sandfashionblog

La holding, che dovrebbe controllare almeno il 51% del capitale posseduto dagli eredi di Thierry Hermès, sarà costituita a dicembre.

The holding, which should include at least 51% of capital held by the heirs of the founder Thierry Hermès, will be finished this December.

Dopo aver ottenuto a metà settembre l’autorizzazione da parte del tribunale francese, i discendenti di Thierry Hermès blinderanno la maggioranza della maison di rue du Faubourg St-Honoré in una holding H51, una s.a.s. a capitale variabile, che sarà creata poco pri

Una holding anti-LVMH prima di Natale / A holding company anti-LVMH before Christmas
ma di Natale in modo da impedire a Bernard Arnault, che ha già raggiunto il 21,4%, di scalare la griffe. I suoi statuti sono stati depositati presso la Cancelleria del Tribunale del Commercio di Parigi.
“La holding – ha confermato Olivier Diaz, avvocato degli eredi – sarà costituita a metà dicembre. Tutte le operazioni sono state firmate”.
A metà novembre, infatti, come comunicato dall’Amf, Autorité des marchés financiers, sono state compiute operazioni che hanno portato ad una riorganizzazione dell’azionariato di famiglia in vista della costituzione della realtà non quotata. Pierre-Alexis Dumas, Sandrine Brekke e Agnès Harth e alcune società a loro riconducibili hanno effettuato fuori mercato una serie di acquisizioni e trasferimenti di azioni per più di 400 milioni di euro, a un prezzo unitario di 130 euro.
Tutti i membri faranno parte della holding, che controllerà il 50,2% di Hermès International del 72-73% posseduto dagli eredi, il flottante costituisce meno del 7%, ad eccezione di Nicolas Puech, il primo azionista individuale all’interno della famiglia Hermès con circa il 6% del capitale: non ha mai fatto mistero della sua ostilità riguardo alla costituzione di una holding, che non considera necessaria per difendere Hermès da LVMH sostenendo che “la libertà di ognuno è la garanzia migliore per la nostra unità a lungo termine”.
“Non si tratta di una sorpresa – ha dichiarato l’avvocato Philippe Ginestié – perché il signor Puech ha sempre dichiarato di voler restare indipendente e di voler mettere le sue azioni in una fondazione. Nicolas non ha mai venduto e continuerà a non farlo. Non venderà a Bernard Arnault. Fa la sua strada, ma resta al fianco della famiglia Hermès”.
D’altra parte, l’Adam, l’associazione degli azionisti di minoranza, continua a battersi contro la costituzione di questa società, mentre la Corte d’Appello di Parigi a metà settembre ha dato il benestare alla creazione della struttura: l’Adam ha depositato il 10 novembre un ricorso in Cassazione, come conferma il presidente Colette Neuville. Un appello che, tuttavia, non è sospensivo.
Il gruppo francese ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un fatturato in aumento del 20,02% rispetto ai primi nove mesi del 2010.
Il terzo trimestre è stato chiuso con una crescita di più del 18% rispetto allo stesso periodo del 2010, risultato che ha portato Hermès ad alzare le stime per l’anno in corso, con la previsione di un fatturato in rialzo del 15-16% rispetto al 12-14% stimato precedentemente. L’aumento del giro d’affari registrato nel terzo trimestre è dovuto principalmente alla forte domanda di prodotti di lusso in Asia, +32%.


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