Una legge, che da dieci anni, non viene applicata. La confisca dei beni agli evasori, come si fa con la mafia.

Non so come sia andata a finire la richiesta di Barack Obama alla Svizzera sul fatto che venga rimosso il segreto bancario ma so che abbiamo una norma, varata 10 anni fa, alla quale mancano ancora i provvedimenti attuativi, una delle tante leggi all’italiana.
Dieci anni fa il Governo Berlusconi-Tremonti inventò lo scudo fiscale per regolarizzare i capitali occultati all’estero dai vip e dalla malavita, aggiungo io, garantendo l’immunità e l’anonimato.
Un grande successo, incassarono circa 2,4 miliardi di euro, pensate quanti miliardi erano emigrati clandestinamente ,se solo l’imposta rese 2,5 miliardi, senza che nessun Borghezio o Salvini dessero fuori di testa.
Con la stessa legge si inasprì le sanzioni per i futuri evasori per coloro che detengono investimenti ed attività all’estero non dichiarate.
Oltre alla sanzione principale che va dal 50 al 100% delle somme non dichiarate era stata prevista la confisca dei beni di corrispondente valore.
Ma la seconda parte della legge fu solo propaganda, non seguendo Minzolini non so se all’epoca facesse editoriali complimentosi al governo dell’evasore, per eccellenza, e piduista per l’iniziativa che avrebbe, dico avrebbe perchè non fu mai applicata, dovuto avvicinare l’Italia a paesi più evoluti e di destra come l’Inghilterra e la Germania.
Di scudi ne hanno fatti tre, nel frattempo, prendendo in giro tutti i loro elettori, anzi no, una parte di essi sono stati agevolati quindi quasi tutti, senza che la lega paladina di Roma ladrona facesse sentire la sua voce e non li limitasse a pisciare nel Po.
Il trucchetto per rendere inerme una legge che si usa solo per fare propaganda agli allocchi che guardano Vespa è molto semplice basta non fornire le disposizioni attuative necessarie per disciplinare le procedure di confisca, i criteri di individuazione e di valutazione dei beni da confiscare, l’autorità giudiziaria competente a decidere le eventuali controversie. In concreto la disposizione è inapplicabile.
Hanno montato la Iacuzzi con i rubinetti d’oro ma non hanno allacciato l’acqua, tipica furbata da P2, mafiosi, ed evasori vari.
L’abolizione del 41bis per gli evasori di qualsiasi tipo, ma fatta sottotraccia. E’ una battuta, un paragone, giusto per sdrammatizzare i furti, le regalie, le prebende che questo governo fasciopiduista e nazileghista ha fatto in tutti questi anni.
Quest’anno festeggiamo il decennale del primo scudo fiscale, una delle prime rapine messe in atto contro il popolo italiano, c’è una crisi che morde le caviglie delle famiglie ma l’andazzo malavitoso continua.
Evasori, borghesi storici, vip alla Briatore, mafia, ‘ndrangheta e camorra, sentitamente, ringraziano.
Ieri a Milano hanno condannato cento affiliati all’ndrangheta lombarda, soci di imprenditori e politici, forse fanno parte di quelli che hanno fatto rientrare i capitali, ripuliti e stirati, e li hanno investiti nella regione che è il  motore del Paese, la Lombardia, la stessa regione della quale l’Umberto Bossi, nemico giurato di Roma ladrona, diceva: finchè ci siamo noi a governare il nord la mafia non avrà spazio, non avrà vita.
Adesso lo vada a dire a Pontida ma non al mattino presto, ci vada nel pomeriggio quando i fischi di rosso sono vuoti e la base è pronta a bersi di tutto, anche le bufale e le mucche da latte, senza correre il rischio che i fiaschi vengano sostituiti dai fischi.
Non capiscono una mazza quando sono sobri figuratevi quando sono bevuti, di solito si limitano a gridare padania libera con la voce un p0′ impastata dall’alcol, polenta e salsicce.
Ho messo la foto con la bandiera Svizzera, la bandiera del paese che ospita, è piena, di capitali italiani, il pc si è lamentato che pubblico troppe foto di padani con le corna.