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Una lettera

Creato il 15 aprile 2011 da Angelozinna
Una lettera

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Potermi permettere di pensare, anche per un momento, di essere d’ispirazione a qualcuno la` fuori e` la piu` grande ricompensa dell’impegno che metto in questo blog. Ricevere apprezzamenti, commenti, messaggi, e` una grande soddisfazione, e forse l’unica ragione che mi porta, settimana dopo settimana, a tentare di scrivere qualcosa che possa interessare a chi mi ha supportato fino a ora. Quando scopro che qualcuno, indeciso sul cosa farne della propria vita, voglioso di partire ma bloccato dai mille dubbi che inevitabilmente si hanno, e` passato di qui e ha trovato coraggio, sento che quello che faccio, infondo, un senso ce l’ha.

La lettera ricevuta oggi da Luca, racchiude tutti i dubbi che avevo io prima di partire, e tutte le domande che in molti mi hanno fatto, alle quali a volte non do una risposta approfondita, perche` spesso dimentico l’importanza che hanno per chi e` in procinto di prendere una decisione.

Lettere come questa sono la benzina di questo blog, e per questo mi sento in dovere di supportare tutti coloro che hanno voglia non solo di partire, ma di cambiare, di rischiare, o, come disse qualcuno, di “bruciare”.

“Ciao Angelo,
mi sono imbattuto nel tuo blog qualche giorno fa cercando qualcosa sulla Nuova Zelanda, ho letto un racconto interessante e così alla fine ho letto ogni post dall’inizio fino al più recente, tutti volentieri, molti li ho riletti più volte, sono rimasto davvero colpito. Da quando si è insinuata nella mia testa l’idea di partire per un’esperienza all’estero, mesi e mesi fa, ho letto molti racconti, su siti e blog veramente interessanti, di persone con esperienze bellissime all’estero. Ma il tuo mi ha colpito più di tutti, forse l’ho solo scoperto nel momento giusto, ma la prima impressione che ho avuto è che avrei potuto essere io l’autore di quel blog. Peccato per quell’”avrei potuto”…sì, perché purtroppo io, a 22 anni appena compiuti, sono ancora qui, a Piacenza, ancora impantanato nella monotonia di questa vita da cui voglio fuggire, ancora intento a pianificare e a organizzarmi.

Nel tuo blog ho veramente ritrovato le stesse riflessioni che ho fatto io negli ultimi mesi, le stesse motivazioni che mi spingono a partire il più presto possibile, gli stessi luoghi in cui vorrei andare. Da diversi mesi, forse un anno ormai, mi frulla per la testa qualcosa, ma questo qualcosa ci ha messo del tempo a definirsi meglio. Ho impiegato molto tempo a capire cosa vorrei davvero, a trasformare la semplice voglia di fuga in un obiettivo a portata di mano. Non vorrei sembrare scontato ma il tipo di esperienza che ho in mente è qualcosa di molto simile a quello che ho trovato nei tuoi racconti. Pensare che un ragazzo della mia stessa età abbia fatto tutto ciò che hai fatto tu, mi ha dato più fiducia. L’ammirazione sincera che provo mi convince ogni giorno di più che voglio veramente fare questo tipo di esperienza. Mi sono sentito perfino in ritardo, per un attimo, ma non lo penso davvero, è tardi solo quando davvero non c’è più possibilità di fare niente, ci ho solo messo il tempo necessario a capire e ora mi sto prendendo il tempo che mi serve per partire.  

La mia prima idea, diversi mesi fa, era stata proprio l’Australia, poi pensandoci su troppo mi ero lasciato scoraggiare dalle difficoltà  e mi ero concentrato sull’Europa, pensavo di andare in Estonia o giù di li per qualche mese in estate. Negli ultimi tempi invece ho ricominciato a pensare che non fosse abbastanza e mi sono reindirizzato verso l’altro capo del mondo, in particolare verso la Nuova Zelanda, ma sto tornando a pensare che forse la soluzione migliore come opportunità  sia ancora l’Australia per iniziare.

Tu, avendo vissuto in entrambe, ti senti di darmi qualche consiglio a riguardo? Rifaresti  la stessa scelta se dovessi partire sapendo quello che troveresti, a livello di opportunità, di costo della vita, di bellezza del paesaggio? Se non ti fiacco troppo ti faccio ancora un paio di domande, magari un po’ scontate ma non mi offendo se non rispondi. Non mi piace parlare di soldi ma dal momento che la mia famiglia non si può permettere di mandarmi in vacanza un anno, mi tocca affrontare il problema concretamente. L’impressione che ho avuto leggendo il tuo blog è che tu abbia viaggiato molto, in proporzione al tempo in cui in cui sei stato lì, quindi mi sorge spontaneo chiederti con quanti soldi sei partito e quanto hai lavorato lì per esserti potuto permettere di spostarti continuamente in diversi luoghi? E’ davvero così facile trovare un lavoro in qualunque posto quando ti serve? Il guadagno dei lavori che si trovano permette di risparmiare qualcosa o garantisce solo la sopravvivenza? Non parlo di risparmiare qualcosa per comprare della roba, ma solo per garantirsi qualche periodo di pausa e viaggio tra un lavoro e l’altro.

L’altra cosa che ti volevo chiedere, anche se ne parli già nel tuo blog, riguarda la questione di partire da soli o con qualcuno. Un po’ per convincere i miei, un po’ perché io stesso, un giorno mi sento fortissimo e partirei da solo e il giorno dopo mi sento più prudente e mi vengono mille dubbi, sto provando a parlarne con diversi miei amici, per sentire se a qualcuno interessasse un’esperienza di questo tipo. Credo tu possa immaginare da solo il tipo di risposte, motivazioni, “scuse” più o meno sensate che si ricevono. C’è a chi non importa minimamente, perché è troppo legato a certe convinzioni, poi c’è chi, anche se interessato, ha qualcosa che lo trattiene, qualcosa di più importante, o ti dice “non adesso, tra qualche anno, quando mi laureo”, ecc. Insomma, alla fine non è una loro priorità e non posso essere io a convincerli che lo diventi.  Secondo te è tempo perso cercare una persona che “mi segua” in quest’avventura? Tu all’inizio eri solo? Avere un “compagno di viaggio”, per quanto possa essere in gamba, è più un aiuto o un limite? Ti ho già fatto troppe domande, alcune hanno anche poco senso probabilmente, e poi i tuoi post mi hanno dato un’ondata di determinazione e di coraggio, che è ciò di cui ho più bisogno in questo momento. Ti faccio solo i miei più sinceri complimenti per la scelta che hai fatto e per quello che stai facendo. Spero tra un paio d’anni di poter raccontare un’esperienza simile alla tua. Ciao!!

Luca

P.S.  La rubrica Come salvare il mondo 1.0 è estremamente interessante, non posso ignorare l’invito a scrivere qualcosa. Molto onestamente non mi sento di prometterti niente, ma appena trovo un momento di maggiore ispirazione vorrei buttare giù una paginetta e mandartela.

Scrivero` a breve un post contenente le risposte a tutte queste domande, che piu` volte mi sono state fatte, parlando di soldi, lavoro, della mia esperienza, e di cosa realmente aspettarsi. Altre domande? Lasciate un commento, o speditemi una mail, saro` contento di rispondere.



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