di Paolo Guidetti
Caro Severgnini,
Ma D’Alema ci è o ci fa? Questo dubbio mi attanaglia da un po’. Il Pd dalemiano (formalmente guidato da Bersani) sono anni che prende legnate alle elezioni. Jospin ha perso le elezioni in Francia ed è sparito dalla scena politica d’oltralpe. Qui lo stratega d’Alema le prende, eccome se le prende, ma inesorabilmente ce lo si ritrova a fare la strategia del Pd. E avesse preso solo legnate alle elezioni, il caso Vendola in Puglia è emblematico del fatto che D’Alema non è in grado neppure di convincere quelli del Pd con le sue strategie senza anima e cuore, per non parlare dei suoi adepti Pd pugliesi (vedi il caso Frisullo).
Ora che il centrodestra scricchiola, eccolo di nuovo sul tavolo del Risiko a far somme: «allora Pd+Udc+Finiani=vittoria». Eh no caro D’Alema, non hai proprio capito nulla dei tuoi elettori, tutto questo farà aumentare ancora di più Grillo e Di Pietro, e giustamente. Ma come si fa a liberarsi del cancro della vecchia dirigenza del Pd? C’è un modo per uscire da questo incubo? Non se ne può più, cercatevi un altro lavoro, non vi si vuole più, gli elettori di centrosinistra ve lo hanno detto tante volte astenendosi, votando Idv, Grillo; molti voterebbero anche il partito di Topolino, pur di non votare Pd. Nulla e nessuno sembra scalfire invece la dirigenza del Pd che va avanti, imperterrita, a suonare mentre la barca va giù insieme al nostro Paese. W la France: uno Stato normale con una politica normale.