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Una lettera al sindaco razzista di Adro (Brescia)

Creato il 15 settembre 2010 da Giuseppe7405

Ricevo e pubblico, come esempio di e-mail civile. Di certo non sortirà effetti, forse il sindaco suddetto non la leggerà nemmeno, ma è un modo per far capire che non sono loro i padroni dell'Italia. La cosa sconvolgente non è tanto il fatto che questa persona se ne freghi delle critiche, ma che sia attuato il dileggio, lo sberleffo se non la vera e propria intimidazione contrto chi contesta. Hitler è stato un buon maestro per il sindaco di Adro. L'-email del comune è: [email protected]
Egregio sindaco di Adro,
apprendendo dai giornali quello che sta combinando nel suo piccolo comune, mi è venuto spontaneo scriverle due righe per ricordarle una cosa: siamo in Italia, non in Padania, perciò si comporti secondo le norme che esistono nel nostro paese; non solo quelle scritte, ma anche quelle non scritte che regolano la società affinchè esista una serena e civile convivenza.
Visto che Lei è così sensibile ai discorsi sulla pecunia, facciamo una cosa: quando la Padania, questo stato fantomatico che non ha un'esistenza né politica, né storica, né culturale, pagherà a voi sindaci leghisti lo stipendio, allora ne riparleremo, ma finché vi paga lo Stato italiano, comportatevi secondo le sue leggi.
Sappia anche che quando si comincia a scherzare con il fuoco dell'intolleranza e del razzismo, non si sa mai dove si va a finire e, purtroppo, temo che se lei e i suoi soci faceste una gara di intolleranza con gli integralisti islamici, perdereste di brutto. Vorrei poi sapere che differenza c'è tra voi, intolleranti cattolici e gli integralisti islamici. Nessuna. Dunque, comportatevi democraticamente, che conviene a tutti.
Comportarsi da nazisti come sta facendo lei e la sua lugubre amministrazione non è vantaggioso. E poi, scusi, ma la scuola piena di simboli leghisti, l'ha pagata lei? Suvvia, smetta di fare il clown razzista e faccia il sindaco.
So che lei è felice quando riceve insulti e critiche e ovviamente, invece di mettersi in disciussione, non fa altro che rivendicare con maggiore forza i suoi provvedimenti (d'altra parte, lei è un vero leghista, evidentemente ce l'ha durissimo). Ma così facendo non fa altro che dimostrarela sua povertà culturale e morale, essendo chiaramete in malafede.
Ma cosa hanno fatto male i cittadini di Adro per averla come loro sindaco? Ah già, l'hanno votata, ben gli sta, allora; ma sappia che anche Hitler era stato votato e che, inoltre, essere votati non dà diritto a fare quello che si vuole.
La Costituzione Italiana, su cui lei ha giurato, prevede che in Italia, quindi soprattutto nei luoghi pubblici, sia in vigore la laicità e allora glielo spiego io cos'è questa laicità di cui si parla tanto.
La parola laicità, in senso politico e sociale, denota la rivendicazione, da parte di un individuo o di una entità collettiva, dell'autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui.
Laico è, in questo senso, chi ritiene di poter e dovere garantire incondizionatamente la propria e l'altrui libertà di scelta e di azione, particolarmente in ambito politico, rispetto a chi, invece, ritiene di dover conciliare o sottomettere la propria e l'altrui libertà all'autorità di un'ideologia o di un credo religioso.
Spero possa accettare questa piccola lezione di convivenza civile da un cittadino italiano stanco di vedere sbeffeggiato il proprio paese da comportamenti ed atteggimanti oltreggiosi, nel nome di una paese immaginario che lei ed i suoi continuate a chiamare Padania.
Concludo invitandola a far rimuovere dal polo scolastico da lei inaugurato quei simboli che feriscono ed oltraggiano la sensibilità di un onesto cittadino italiano. Solo durante il facismo a scuola c'era simboli politici.
cordiali saluti

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