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Una Lettonata Paura

Creato il 20 maggio 2010 da Greg Petrelli
Nel gergo di noi giovanidimmerda una lettonata sta per un intervento sul celeberrimo Lettone di Putin, PAURA (90) sta a significare il peso ideologico e intellettuale del suddetto intervento. Veniamo al dunque. Anzi veniamo al dunque dio cane!
Dunque dio cane, in estremo oriente un governo che il mondo sta conoscendo per le azioni di quest'ultimo mese, ha scatenato l'esercito contro i manifestanti antigovernativi. Certo, basta una miccia per far scattare una polveriera. Certo, i manifestanti saranno anche stati incazzati come iene, e spesso di fronte a una massa simile di persone le autorità non sanno come placarle. Ma tutto questo non giustifica l'attacco ai propri cittadini come fossero nemici, occupanti, stranieri. Li stanno uccidendo con le bombe, con i mitra, con i fucili. Uccidono pure i giornalisti! Ora, non conosco a fondo le motivazioni che hanno spinto i rivoltosi a scendere in piazza, a bloccare la capitale, ma di una cosa sono sicuro. Il governo Thailandese si è comportato davvero male. La repressione nel sangue di una manifestazione, per quanto violenta e incivile, è una risposta irresponsabile da parte di chi detiene il potere. Quanto possono valere le dimissioni di un presidente? Cento morti? Duecento morti? Una città bruciata? Una guerra civile? Pare che si sia tornati all'antico sistema di governo dei tributi di sangue sugli altari per placare la divinità di turno.
Ecco questo capretto SUA SUPERSTIZIOSITA'!
Ecco mio figlio, vostra CHIAROVEGGENZA!
Noi stiamo qui a piangere la morte di due soldati, come fossero eroi, come se non fossero stati stranieri armati e bellicosi in una terra lontana. Come se non fossero stati il nemico dei Leghisti/Ciellini medio orientali (per chi non lo avesse capito i Talebani vogliono essere padroni a casa propria), con la benedizione di tutti i partiti, con la benedizione della chiesa, con il beneplacito di gran parte dell'informazione, con il tacito accordo (non ne sono cosi sicuro) dell'opinione pubblica. E nemmeno una parola per una cosìdetta democrazia che non esita a sparare ai propri cittadini (e ai nostri!). Sembra di essere tornati al generale Bava Beccaris. L'informazione ne parla come di un caso di cronaca, alla Claps, alla Cogne, alla Olindo e Rosa. I politici si stringono intorno alle bare di soldati che hanno ucciso mandando in guerra i nostri cittadini, piangendo lacrime di coccodrillo. Dove sono la difesa della libertà e della democrazia che sventolano ogni volta che gli si chiede di Iraq e Afghanistan ?

La protesta del sangue in Thailandia

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